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Poesia
- luli
- Visitatori
14 Anni 8 Mesi fa #5717
da LaDea
Una donna con lo sguardo d’animale,
con le labbra rosse dal sangue,
circondata dalla servitù nelle pellicce grigie,
armati con i denti bianchi,
le grinfie e corpi forti.
Non si avvicina a lei nessuno,
ne anche il suo Re.
Dal silenzioso e tranquillo permesso,
si lascia accarezzare per un attimo.
Ma sempre pronta a strappare la gola dalla disubbidienza.
I suoi ordini basta capire dal riflesso della sua ombra.
Tremate tutti quanti, quando cammina la Regina.
Terra si brucia sotto i suoi piedi dalla forza,
dalla voglia di combattere ed interna vincita.
Piegatevi in ginocchio
Quando vi guarda la Regina dei lupi.
Non rivolgetele una parola,
Sa leggere i vostri pensieri.
Al ritorno dalla guerra sanguinaria,
respira l’aria delle armi che non si fermano mai.
Ma anche per lei, per una Regina
Fuori rigida e senza sentimenti,
serve ogni tanto l’appoggio,
un amore caldo come la spada riscaldata nel combattimento.
Quando serve sa abbassare la testa davanti a te.
Tuttavia sempre pronta ad ucciderti!
con le labbra rosse dal sangue,
circondata dalla servitù nelle pellicce grigie,
armati con i denti bianchi,
le grinfie e corpi forti.
Non si avvicina a lei nessuno,
ne anche il suo Re.
Dal silenzioso e tranquillo permesso,
si lascia accarezzare per un attimo.
Ma sempre pronta a strappare la gola dalla disubbidienza.
I suoi ordini basta capire dal riflesso della sua ombra.
Tremate tutti quanti, quando cammina la Regina.
Terra si brucia sotto i suoi piedi dalla forza,
dalla voglia di combattere ed interna vincita.
Piegatevi in ginocchio
Quando vi guarda la Regina dei lupi.
Non rivolgetele una parola,
Sa leggere i vostri pensieri.
Al ritorno dalla guerra sanguinaria,
respira l’aria delle armi che non si fermano mai.
Ma anche per lei, per una Regina
Fuori rigida e senza sentimenti,
serve ogni tanto l’appoggio,
un amore caldo come la spada riscaldata nel combattimento.
Quando serve sa abbassare la testa davanti a te.
Tuttavia sempre pronta ad ucciderti!
- luli
- Visitatori
14 Anni 8 Mesi fa #5729
da luli
Risposta da luli al topic Re:Poesia
come il vento sospirante
come il vento sospirante la notte
così verso te il mio desiderio imperversa
ed ogni nostalgia si è svegliata
o tu,che mi hai fatto ammalare,
che cosa sai di me!
piango spengo la mia tardiva luce,
per vegliare su ore febbrili,
e la notte ha la tua immagine,
ed il vento,che parla d'amore,
ha il tuo indimenticabile riso
h.hesse
come il vento sospirante la notte
così verso te il mio desiderio imperversa
ed ogni nostalgia si è svegliata
o tu,che mi hai fatto ammalare,
che cosa sai di me!
piango spengo la mia tardiva luce,
per vegliare su ore febbrili,
e la notte ha la tua immagine,
ed il vento,che parla d'amore,
ha il tuo indimenticabile riso
h.hesse
14 Anni 7 Mesi fa #5805
da perla84
Il desiderio di parlarti è forte,
ma più forte il desiderio di accoglierti,
semplicemente.
Come un dono prezioso.
Come perla di rara bellezza.
Shhh... Silenzio...
è un delitto sciupare
Un dono così grande
Con povere parole.
Tu sei l'offerta di una confidenza,
una familiarità
oltre il tempo,
aldilà dello spazio.
Vorrei parlarti
di mille cose,
confidenze sussurrate,
domande senza risposta
serrate nel cuore,
sulla vita, l'amicizia,
e sul dolore.
Vorrei dirti
quanto è bizzarro,
inaspettato, inconsueto,
meraviglioso
chiamare te amico...
e ricevere il sole
In una giornata
di lacrime e vento.
Un sorriso donato
Caldo e garbato...
Vorrei dirti
quanto soave
e coinvolgente
è il tempo passato con te.
Sai che ti dico?
Ringrazio il cielo...
Ho ricevuto davvero un gran dono:
un (vero) Amico.
ma più forte il desiderio di accoglierti,
semplicemente.
Come un dono prezioso.
Come perla di rara bellezza.
Shhh... Silenzio...
è un delitto sciupare
Un dono così grande
Con povere parole.
Tu sei l'offerta di una confidenza,
una familiarità
oltre il tempo,
aldilà dello spazio.
Vorrei parlarti
di mille cose,
confidenze sussurrate,
domande senza risposta
serrate nel cuore,
sulla vita, l'amicizia,
e sul dolore.
Vorrei dirti
quanto è bizzarro,
inaspettato, inconsueto,
meraviglioso
chiamare te amico...
e ricevere il sole
In una giornata
di lacrime e vento.
Un sorriso donato
Caldo e garbato...
Vorrei dirti
quanto soave
e coinvolgente
è il tempo passato con te.
Sai che ti dico?
Ringrazio il cielo...
Ho ricevuto davvero un gran dono:
un (vero) Amico.
- Consuelo
- Visitatori
14 Anni 7 Mesi fa #6045
da LaDea
Confessione
Una volta, una sola, dolce e amabile donna,
al mio braccio il vostro tornito
si appoggiò (sul fondo oscuro dell'anima
quel ricordo non è impallidito);
era tardi; la luna piena si stagliava
come una medaglia nuova lucente
e la solennità notturna scivolava,
come un fiume, su Parigi dormiente.
Lungo le case, nel buio degli androni
gatti passavano furtivamente,
le orecchie tese, o, come care ombre,
ci accompagnavano lentamente.
A un tratto, nell'intimità così libera
schiusasi a quella pallida luce,
da voi, ricco e sonoro strumento, in cui non vibra
che la gaiezza radiosa,
da voi, chiara e festosa come una fanfara
nel mattino scintillante,
un nota querula, una nota dissonante
sfuggì, avanzò vacillando
come una grama, orrida, triste, immonda bambina
che la famiglia avesse lungamente
tenuto, per vergogna, chiusa in qualche cantina
per nasconderla alla gente.
Povero angelo, cantava, quella nota stridula:
<<Che quaggiù niente è sicuro,
che sempre, benché si mascheri con cura,
l'egoismo umano si tradisce;
che essere una bella donna è un duro mestiere,
è il lavoro quotidiano
della ballerina gelida e folle, rapita
in un sorriso meccanico;
che costruire sui cuori è tempo perso,
che tutto si sgretola, amore e beltà,
fino a quando l'Oblio li getta nel suo cesto
per restituirli all'Eternità!>>
Ho spesso rievocato quella luna incantata,
quel silenzio e quel languore,
e quell'orribile confidenza sussurrata
al confessionale del cuore.
(Charles Baudelaire)
Una volta, una sola, dolce e amabile donna,
al mio braccio il vostro tornito
si appoggiò (sul fondo oscuro dell'anima
quel ricordo non è impallidito);
era tardi; la luna piena si stagliava
come una medaglia nuova lucente
e la solennità notturna scivolava,
come un fiume, su Parigi dormiente.
Lungo le case, nel buio degli androni
gatti passavano furtivamente,
le orecchie tese, o, come care ombre,
ci accompagnavano lentamente.
A un tratto, nell'intimità così libera
schiusasi a quella pallida luce,
da voi, ricco e sonoro strumento, in cui non vibra
che la gaiezza radiosa,
da voi, chiara e festosa come una fanfara
nel mattino scintillante,
un nota querula, una nota dissonante
sfuggì, avanzò vacillando
come una grama, orrida, triste, immonda bambina
che la famiglia avesse lungamente
tenuto, per vergogna, chiusa in qualche cantina
per nasconderla alla gente.
Povero angelo, cantava, quella nota stridula:
<<Che quaggiù niente è sicuro,
che sempre, benché si mascheri con cura,
l'egoismo umano si tradisce;
che essere una bella donna è un duro mestiere,
è il lavoro quotidiano
della ballerina gelida e folle, rapita
in un sorriso meccanico;
che costruire sui cuori è tempo perso,
che tutto si sgretola, amore e beltà,
fino a quando l'Oblio li getta nel suo cesto
per restituirli all'Eternità!>>
Ho spesso rievocato quella luna incantata,
quel silenzio e quel languore,
e quell'orribile confidenza sussurrata
al confessionale del cuore.
(Charles Baudelaire)
- luli
- Visitatori
14 Anni 7 Mesi fa #6057
da LaDea
L'angelo Nero
L'angelo nero è tornato a bussare alla mia porta
È entrato senza che me ne accorgessi
Nel silenzio assoluto dei suoi passi inesistenti
avvolgendomi con il suo manto
fatto di fumo e di tenebra.
Muta creatura della notte più buia
mi ha presa senza che un lamento
venisse fuori dalle mie labbra gelide
bianche come la cera…
Sono anch'io una creatura della notte
una sorta i vampiro
assetato di vita.
Voglio solo fuggire via, nell'oscurita,
spiegare le mie ali di pipistrello
e volare lontano, nella notte che amo
verso il mio oscuro e maligno sposo
e nel suo abbraccio mortale
poter riposare……
………Per sempre………
L'angelo nero è tornato a bussare alla mia porta
È entrato senza che me ne accorgessi
Nel silenzio assoluto dei suoi passi inesistenti
avvolgendomi con il suo manto
fatto di fumo e di tenebra.
Muta creatura della notte più buia
mi ha presa senza che un lamento
venisse fuori dalle mie labbra gelide
bianche come la cera…
Sono anch'io una creatura della notte
una sorta i vampiro
assetato di vita.
Voglio solo fuggire via, nell'oscurita,
spiegare le mie ali di pipistrello
e volare lontano, nella notte che amo
verso il mio oscuro e maligno sposo
e nel suo abbraccio mortale
poter riposare……
………Per sempre………
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