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JUVENTUS
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15 Anni 2 Mesi fa #3025
da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
24 settembre 2009
Sfugge la quinta, ma grande Juve
La quinta non è arrivata, ma la Juventus può uscire davvero soddisfatta dallo stadio Ferraris. Con il Genoa, la squadra di Ferrara offre una vera e propria prova di maturità e il 2-2 finale è penalizzante per quanto visto in campo. Anche per un gol ingiustamente annullato a Iaquinta sull’1-1.
L’attaccante calabrese si è confermato in grande condizione aprendo le marcature al 6’. Pareggio di Mesto alla mezz’ora del primo tempo. Nella ripresa, il minuto topico è il 30’: Iaquinta segna di testa, ma il gol viene vanificato per una sbandierata sbagliata e sul ribaltamento di fronte realizza Crespo. Nel finale, ci pensa Trezeguet a firmare il 2-2 finale.
Non arriva la quinta vittoria di fila ma resta il primato, ancora condiviso. Cambia però il nome della squadra a braccetto, non più la Sampdoria ma l’Inter. Da domenica riparte la rincorsa. I bianconeri all’Olimpico con il Bologna. I nerazzurri al Ferraris proprio con i blucerchiati.
Dopo tanti anticipi, questa volta la Juventus è chiamata a chiudere il 5° turno, primo infrasettimanale della stagione. Rispetto alle altre quattro gare, tutte vinte, Ferrara cambia il modulo e opta per un 4-3-3 con Camoranesi schierato sulla stessa linea di Amauri e Iaquinta. A centrocampo solita linea a tre con Marchisio, il rientrante Melo e Poulsen. Dietro Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Grosso. Buffon tra i pali, con Chimenti in panchina a causa di un acciacco che ha fermato Manninger.
L’avvio bianconero è strepitoso e al primo affondo arriva il vantaggio. Fuga di Marchisio a sinistra, centro basso, finta di Camoranesi e destro a incrociare di Iaquinta che trova in gol nella stessa porta dove aveva segnato lo scorso anno.
Il Genoa fatica a reagire e i bianconeri hanno gioco facile a controllare e per poco non raddoppiano con due azioni in fotocopia di Amauri che anticipa tutti di testa su altrettanti calci piazzati dalla sinistra. I padroni di casa, mai pericolosi, trovano il pareggio alla prima occasione: cross di Sculli da sinistra e perfetto stacco aereo di Mesto che non dà scampo a Buffon.
La Juventus non ci sta e torna subito in avanti. Camoranesi si procura un angolo e subito dopo una punizione che non danno esito ma che costringono i padroni di casa a restare rintanati nella propria tre quarti. Prima nel riposo non succede più nulla. Negli spogliatoi si va con un 1-1 che sta stretto ai bianconeri per quanto visto.
Ripresa. Si riparte con una novità: Crespo per Floccari nel Genoa. La ripresa si apre nel segno di Marchisio. Il giovane torinese prima salta Rossi e impegna Amelia, poi pesca Iaquinta da solo a centro area, ma l’attaccante tergiversa convinto di essere in offside e il portiere rossoblu salva ancora.
Gasperini fa entrare anche Papastathopoulos al posto di Modesto e, subito dopo, Kharja per Milanetto. Ma è ancora Juve con Camoranesi che prima smarca Iaquinta davanti ad Amelia e poi mette alto di testa su angolo. Sui calci piazzati, i bianconeri hanno quasi sempre la meglio.
La Juve che conduce il gioco, il Genoa ci prova con una botta da lontano di Sculli che trova Buffon attento e piazzato. I bianconeri trovano anche il raddoppio con Iaquinta, ma l’assistente Papi annulla ingiustamente per un fuorigioco che non c’è. Oltre il danno arriva anche la beffa. Dall’altra parte del campo, Crespo salta e di testa supera Buffon.
Ferrara perde Marchisio e al suo posto mette dentro Giovinco per tentare di riagguantare una partita in cui i bianconeri si trovano ingiustamente a rincorrere. Entra anche Trezeguet per Amauri e la scelta è azzeccata. Il francese prima innesca Chiellini per un altro gol annullato. Poi pareggia di testa su sponda proprio del difensore toscano. E’ il 41’ e la gara è ancora aperta a ogni soluzione. Giovinco ci prova in contropiede ma il risultato non cambia più.
Finisce con un 2-2 che sta stretto ai bianconeri. E non solo per il gol ingiustamente annullato a Iaquinta quando la gara era tutta nelle mani della squadra di Ferrara. Ora è primato diviso con l’Inter, ma da Genova la Juventus esce con tante convinzioni in più.
Serie A 2009/10 – 5ª giornata di ritorno
Genova, stadio Ferraris
Giovedì 24 settembre 2009
GENOA-JUVENTUS 2-2 (1-1)
RETI: 6’ pt Iaquinta, 31’ pt Mesto, 30’ st Crespo, 41’ st Trezeguet.
GENOA: Amelia; Biava, Moretti, Bocchetti; Rossi, Milanetto (22’ st Kharja), Zapater, Modesto (17’ st Papastathopoulos); Mesto, Floccari (1’ st Crespo), Sculli. A disposizione: Scarpi, Esposito, Palacio, Palladino. All. Gasperini.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Marchisio (31’ st Giovinco), Felipe Melo, Poulsen; Camoranesi, Amauri (37’ st Trezeguet), Iaquinta. A disposizione: Chimenti, Zebina, Caceres, De Ceglie, Salihamidzic. All. Ferrara.
ARBITRO: Saccani di Mantova.
AMMONITI: 12’ st Bocchetti, 30’ st Iaquinta, 36’ st Felipe Melo, 49’ st Rossi.
Sfugge la quinta, ma grande Juve
La quinta non è arrivata, ma la Juventus può uscire davvero soddisfatta dallo stadio Ferraris. Con il Genoa, la squadra di Ferrara offre una vera e propria prova di maturità e il 2-2 finale è penalizzante per quanto visto in campo. Anche per un gol ingiustamente annullato a Iaquinta sull’1-1.
L’attaccante calabrese si è confermato in grande condizione aprendo le marcature al 6’. Pareggio di Mesto alla mezz’ora del primo tempo. Nella ripresa, il minuto topico è il 30’: Iaquinta segna di testa, ma il gol viene vanificato per una sbandierata sbagliata e sul ribaltamento di fronte realizza Crespo. Nel finale, ci pensa Trezeguet a firmare il 2-2 finale.
Non arriva la quinta vittoria di fila ma resta il primato, ancora condiviso. Cambia però il nome della squadra a braccetto, non più la Sampdoria ma l’Inter. Da domenica riparte la rincorsa. I bianconeri all’Olimpico con il Bologna. I nerazzurri al Ferraris proprio con i blucerchiati.
Dopo tanti anticipi, questa volta la Juventus è chiamata a chiudere il 5° turno, primo infrasettimanale della stagione. Rispetto alle altre quattro gare, tutte vinte, Ferrara cambia il modulo e opta per un 4-3-3 con Camoranesi schierato sulla stessa linea di Amauri e Iaquinta. A centrocampo solita linea a tre con Marchisio, il rientrante Melo e Poulsen. Dietro Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Grosso. Buffon tra i pali, con Chimenti in panchina a causa di un acciacco che ha fermato Manninger.
L’avvio bianconero è strepitoso e al primo affondo arriva il vantaggio. Fuga di Marchisio a sinistra, centro basso, finta di Camoranesi e destro a incrociare di Iaquinta che trova in gol nella stessa porta dove aveva segnato lo scorso anno.
Il Genoa fatica a reagire e i bianconeri hanno gioco facile a controllare e per poco non raddoppiano con due azioni in fotocopia di Amauri che anticipa tutti di testa su altrettanti calci piazzati dalla sinistra. I padroni di casa, mai pericolosi, trovano il pareggio alla prima occasione: cross di Sculli da sinistra e perfetto stacco aereo di Mesto che non dà scampo a Buffon.
La Juventus non ci sta e torna subito in avanti. Camoranesi si procura un angolo e subito dopo una punizione che non danno esito ma che costringono i padroni di casa a restare rintanati nella propria tre quarti. Prima nel riposo non succede più nulla. Negli spogliatoi si va con un 1-1 che sta stretto ai bianconeri per quanto visto.
Ripresa. Si riparte con una novità: Crespo per Floccari nel Genoa. La ripresa si apre nel segno di Marchisio. Il giovane torinese prima salta Rossi e impegna Amelia, poi pesca Iaquinta da solo a centro area, ma l’attaccante tergiversa convinto di essere in offside e il portiere rossoblu salva ancora.
Gasperini fa entrare anche Papastathopoulos al posto di Modesto e, subito dopo, Kharja per Milanetto. Ma è ancora Juve con Camoranesi che prima smarca Iaquinta davanti ad Amelia e poi mette alto di testa su angolo. Sui calci piazzati, i bianconeri hanno quasi sempre la meglio.
La Juve che conduce il gioco, il Genoa ci prova con una botta da lontano di Sculli che trova Buffon attento e piazzato. I bianconeri trovano anche il raddoppio con Iaquinta, ma l’assistente Papi annulla ingiustamente per un fuorigioco che non c’è. Oltre il danno arriva anche la beffa. Dall’altra parte del campo, Crespo salta e di testa supera Buffon.
Ferrara perde Marchisio e al suo posto mette dentro Giovinco per tentare di riagguantare una partita in cui i bianconeri si trovano ingiustamente a rincorrere. Entra anche Trezeguet per Amauri e la scelta è azzeccata. Il francese prima innesca Chiellini per un altro gol annullato. Poi pareggia di testa su sponda proprio del difensore toscano. E’ il 41’ e la gara è ancora aperta a ogni soluzione. Giovinco ci prova in contropiede ma il risultato non cambia più.
Finisce con un 2-2 che sta stretto ai bianconeri. E non solo per il gol ingiustamente annullato a Iaquinta quando la gara era tutta nelle mani della squadra di Ferrara. Ora è primato diviso con l’Inter, ma da Genova la Juventus esce con tante convinzioni in più.
Serie A 2009/10 – 5ª giornata di ritorno
Genova, stadio Ferraris
Giovedì 24 settembre 2009
GENOA-JUVENTUS 2-2 (1-1)
RETI: 6’ pt Iaquinta, 31’ pt Mesto, 30’ st Crespo, 41’ st Trezeguet.
GENOA: Amelia; Biava, Moretti, Bocchetti; Rossi, Milanetto (22’ st Kharja), Zapater, Modesto (17’ st Papastathopoulos); Mesto, Floccari (1’ st Crespo), Sculli. A disposizione: Scarpi, Esposito, Palacio, Palladino. All. Gasperini.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Marchisio (31’ st Giovinco), Felipe Melo, Poulsen; Camoranesi, Amauri (37’ st Trezeguet), Iaquinta. A disposizione: Chimenti, Zebina, Caceres, De Ceglie, Salihamidzic. All. Ferrara.
ARBITRO: Saccani di Mantova.
AMMONITI: 12’ st Bocchetti, 30’ st Iaquinta, 36’ st Felipe Melo, 49’ st Rossi.
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15 Anni 2 Mesi fa #3079
da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
27 settembre 2009
Bianconeri beffati allo scadere
La beffa è arrivata all’ultimo giro di orologio, quando già si iniziava ad assaporare la gioia del primato solitario. Alla Juventus non riesce il sorpasso sulla Sampdoria, fermato da un buon Bologna che non ha mai mollato e ha trovato l’1-1 con Adailton al 92’. Non basta il terzo gol stagionale di Trezeguet, a segno al 24’ dopo un’azione personale di Zebina.
Prima del pari del brasiliano, palo clamoroso colpito da Camoranesi. Nel finale è tornato in campo anche Del Piero. Il capitano, che nel pre-partita aveva ricevuto il Pallone d’Argento, ha tagliato il traguardo delle 400 partire in Serie A.
La squadra di Ferrara fallisce quindi l’aggancio in vetta e resta al secondo posto, a un solo punto dai doriani. Domenica prossima, insidiosa trasferta a Palermo. Ma prima c’è da pensare alla Champions League. Mercoledì è in programma la sfida in casa del Bayern Monaco.
Per la gara con gli emiliani, Ciro Ferrara rispolvera la Juventus brasiliana. Tornato a disposizione Diego e confermati Melo e Amauri, va in campo una formazione con Buffon in porta, difesa a quattro con Zebina, Legrottaglie, Chiellini e Molinaro. A centrocampo Camoranesi, Felipe Melo e Marchisio. Diego si piazza dietro le punte Amauri e Trezeguet. Il Bologna si affida in particolare a due attaccanti che hanno contribuito in passato ai successi bianconeri: Marco Di Vaio e Marcelo Zalayeta.
I bianconeri dimostrano di voler subito risolvere la pratica, anche per risparmiare qualche energia in vista della sfida di mercoledì in casa del Bayern Monaco. Nei primi tre minuti arrivano subito due calci d’angolo. Diego e Camoranesi prendono in mano le redini del gioco e imbastiscono le manovre d’attacco. Il primo tiro in porta è firmato Marchisio: parato da Viviano. Stesso copione al 12’ con il portiere ospite che blocca su Amauri.
Decisamente più difficile l’intervento dell’estremo difensore bolognese su Trezeguet che controlla con il petto e batte col destro a incrociare. Il francese ha fame di gol e per poco non lo trova in scivolata dopo l’imbeccata a destra di Zebina.
E’ una Juve che ci prova da ogni zona del campo, dal centro e dalle fasce, ma è difficile trovare varchi nella difesa bolognese, coperta da ben nove uomini. Il bunker emiliano crolla al 24’ merito di una giocata tutta “made in France”. Zebina buca a destra e costringe Viviano alla respinta corta su cui si avventa il solito Trezeguet: 1-0.
Sbloccata la gara, per poco non arriva anche il raddoppio, merito di Diego che si infila centralmente ma non trova la battuta, fermato dal rientro dei difensori.
Il Bologna inizia a farsi vivo dalle parti di Buffon, anche se il numero uno non deve mai intervenire con interventi decisivi. Ma sono ancora i bianconeri a creare i maggiori pericoli con una combinazione Diego-Camoranesi e con un’uscita a vuoto di Viviano su cui Amauri non riesce ad approfittarne per poco. Prima di tornare negli spogliatoi, il Bologna va in gol ma Russo annulla per un fuorigioco segnalato dal suo assistente. All’intervallo è 1-0 grazie a Trezeguet.
Ripresa. Si riparte con gli stessi 22. E si riparte con la Juve subito in avanti con Amauri che sfiora in raddoppio di testa. Quando il Bologna prova ad affacciarsi in avanti, rischia in contropiede. Come al 9’ quando Diego e Marchisio gestiscono un’azione che il brasiliano non riesce a concretizzare come vorrebbe.
Papadopulo opera il primo cambio al 10’ con Tedesco al posto di Valiani. Ferrara risponde cinque minuti dopo con Giovinco che fa rifiatare il rientrante Diego. Il giovane fantasista ha sempre fatto bene all’Olimpico contro i rossoblu e al primo pallone toccato crea un pericolo servendo Melo che impegna Viviano con un destro da fuori.
Il Bologna diventa ancora di più a trazione anteriore dopo l’ingresso in campo di Osvaldo per Vigiani. E i rossoblu creano subito l’occasione più ghiotta con Di Vaio che si invola a destra e mette fuori sull’uscita di Buffon. Bissata un attimo dopo da una ancora più clamorosa con Chiellini che salva sulla linea sul destro del solito Di Vaio.
Fortunatamente per i bianconeri, Papadopulo toglie proprio l’attaccante romano e mette Adailton per il terzo e ultimo cambio. Ferrara risponde con Caceres al posto di uno Zebina che esce meritatamente tra gli applausi. Il Bologna però è più mai in partita e al 26’ Buffon deve compiere la prima parata della sua partita, volando un tiro da fuori di Tedesco, sulla respinta Adailton mette alto.
La Juve risponde con un destro di Giovinco fuori di poco. Sebastian ci prova anche un momento dopo ma colpisce Amauri e l’azione sfuma. Con il Bologna che ha alzato il suo baricentro, anche Trezeguet e Giovinco rientrano a turno per dare il loro aiuto in fase difensiva. Camoranesi prova a chiudere i giochi ma non trova la porta con un destro da fuori.
Al 39’, dopo che Guana aveva sfiorato il palo, arriva il momento di Del Piero, dentro per Amauri. Il capitano taglia finalmente quota 400 in Serie A e il suo ingresso per poco non coincide con il raddoppio ma il colpo di testa di Camoranesi colpisce il palo.
Del Piero è il più fresco e da un suo scatto nasce un’occasione che Giovinco non riesce a sfruttare per la chiusura della difesa emiliana. E così nel finale arriva la beffa, firmata da Adailton che insacca con una volée di destro a pochi passi da Buffon. Proprio in pieno recupero, a rovinare la gioia dei bianconeri che già cominciavano ad assaporare la vetta solitaria del campionato.
Vetta solo sfiorata. Con il punto conquistato, la squadra di Ferrara stacca Inter e Fiorentina e resta dietro la Sampdoria capolista solitaria. Proprio a tre giorni dalla gara di mercoledì a Monaco di Baviera contro il Bayern.
Serie A 2009/10 – 6ª giornata di ritorno
Torino, stadio Olimpico
Domenica 27 settembre 2009
JUVENTUS-BOLOGNA 1-1 (1-0)
RETI: 24’ pt Trezeguet, 47’ st Adailton.
JUVENTUS: Buffon; Zebina (21’ st Caceres), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Melo, Marchisio; Diego (15’ st Giovinco); Amauri (39’ st Del Piero), Trezeguet. A disposizione: Manninger, De Ceglie, Poulsen, Iaquinta. All. Ferrara.
BOLOGNA: Viviano; Raggi, Britos, Portanova, Lanna; Vigiani (17’ st Osvaldo), Mingazzini, Guana, Valiani (10’ st Tedesco); Di Vaio (21’ st Adailton), Zalayeta. A disposizione: Colombo, Zenoni, Santos, Mudingay. All. Papadopulo.
ARBITRO: Russo di Nola.
AMMONITI: 22’ st Viviano, 40’ st Raggi, 42’ st Giovinco.
Bianconeri beffati allo scadere
La beffa è arrivata all’ultimo giro di orologio, quando già si iniziava ad assaporare la gioia del primato solitario. Alla Juventus non riesce il sorpasso sulla Sampdoria, fermato da un buon Bologna che non ha mai mollato e ha trovato l’1-1 con Adailton al 92’. Non basta il terzo gol stagionale di Trezeguet, a segno al 24’ dopo un’azione personale di Zebina.
Prima del pari del brasiliano, palo clamoroso colpito da Camoranesi. Nel finale è tornato in campo anche Del Piero. Il capitano, che nel pre-partita aveva ricevuto il Pallone d’Argento, ha tagliato il traguardo delle 400 partire in Serie A.
La squadra di Ferrara fallisce quindi l’aggancio in vetta e resta al secondo posto, a un solo punto dai doriani. Domenica prossima, insidiosa trasferta a Palermo. Ma prima c’è da pensare alla Champions League. Mercoledì è in programma la sfida in casa del Bayern Monaco.
Per la gara con gli emiliani, Ciro Ferrara rispolvera la Juventus brasiliana. Tornato a disposizione Diego e confermati Melo e Amauri, va in campo una formazione con Buffon in porta, difesa a quattro con Zebina, Legrottaglie, Chiellini e Molinaro. A centrocampo Camoranesi, Felipe Melo e Marchisio. Diego si piazza dietro le punte Amauri e Trezeguet. Il Bologna si affida in particolare a due attaccanti che hanno contribuito in passato ai successi bianconeri: Marco Di Vaio e Marcelo Zalayeta.
I bianconeri dimostrano di voler subito risolvere la pratica, anche per risparmiare qualche energia in vista della sfida di mercoledì in casa del Bayern Monaco. Nei primi tre minuti arrivano subito due calci d’angolo. Diego e Camoranesi prendono in mano le redini del gioco e imbastiscono le manovre d’attacco. Il primo tiro in porta è firmato Marchisio: parato da Viviano. Stesso copione al 12’ con il portiere ospite che blocca su Amauri.
Decisamente più difficile l’intervento dell’estremo difensore bolognese su Trezeguet che controlla con il petto e batte col destro a incrociare. Il francese ha fame di gol e per poco non lo trova in scivolata dopo l’imbeccata a destra di Zebina.
E’ una Juve che ci prova da ogni zona del campo, dal centro e dalle fasce, ma è difficile trovare varchi nella difesa bolognese, coperta da ben nove uomini. Il bunker emiliano crolla al 24’ merito di una giocata tutta “made in France”. Zebina buca a destra e costringe Viviano alla respinta corta su cui si avventa il solito Trezeguet: 1-0.
Sbloccata la gara, per poco non arriva anche il raddoppio, merito di Diego che si infila centralmente ma non trova la battuta, fermato dal rientro dei difensori.
Il Bologna inizia a farsi vivo dalle parti di Buffon, anche se il numero uno non deve mai intervenire con interventi decisivi. Ma sono ancora i bianconeri a creare i maggiori pericoli con una combinazione Diego-Camoranesi e con un’uscita a vuoto di Viviano su cui Amauri non riesce ad approfittarne per poco. Prima di tornare negli spogliatoi, il Bologna va in gol ma Russo annulla per un fuorigioco segnalato dal suo assistente. All’intervallo è 1-0 grazie a Trezeguet.
Ripresa. Si riparte con gli stessi 22. E si riparte con la Juve subito in avanti con Amauri che sfiora in raddoppio di testa. Quando il Bologna prova ad affacciarsi in avanti, rischia in contropiede. Come al 9’ quando Diego e Marchisio gestiscono un’azione che il brasiliano non riesce a concretizzare come vorrebbe.
Papadopulo opera il primo cambio al 10’ con Tedesco al posto di Valiani. Ferrara risponde cinque minuti dopo con Giovinco che fa rifiatare il rientrante Diego. Il giovane fantasista ha sempre fatto bene all’Olimpico contro i rossoblu e al primo pallone toccato crea un pericolo servendo Melo che impegna Viviano con un destro da fuori.
Il Bologna diventa ancora di più a trazione anteriore dopo l’ingresso in campo di Osvaldo per Vigiani. E i rossoblu creano subito l’occasione più ghiotta con Di Vaio che si invola a destra e mette fuori sull’uscita di Buffon. Bissata un attimo dopo da una ancora più clamorosa con Chiellini che salva sulla linea sul destro del solito Di Vaio.
Fortunatamente per i bianconeri, Papadopulo toglie proprio l’attaccante romano e mette Adailton per il terzo e ultimo cambio. Ferrara risponde con Caceres al posto di uno Zebina che esce meritatamente tra gli applausi. Il Bologna però è più mai in partita e al 26’ Buffon deve compiere la prima parata della sua partita, volando un tiro da fuori di Tedesco, sulla respinta Adailton mette alto.
La Juve risponde con un destro di Giovinco fuori di poco. Sebastian ci prova anche un momento dopo ma colpisce Amauri e l’azione sfuma. Con il Bologna che ha alzato il suo baricentro, anche Trezeguet e Giovinco rientrano a turno per dare il loro aiuto in fase difensiva. Camoranesi prova a chiudere i giochi ma non trova la porta con un destro da fuori.
Al 39’, dopo che Guana aveva sfiorato il palo, arriva il momento di Del Piero, dentro per Amauri. Il capitano taglia finalmente quota 400 in Serie A e il suo ingresso per poco non coincide con il raddoppio ma il colpo di testa di Camoranesi colpisce il palo.
Del Piero è il più fresco e da un suo scatto nasce un’occasione che Giovinco non riesce a sfruttare per la chiusura della difesa emiliana. E così nel finale arriva la beffa, firmata da Adailton che insacca con una volée di destro a pochi passi da Buffon. Proprio in pieno recupero, a rovinare la gioia dei bianconeri che già cominciavano ad assaporare la vetta solitaria del campionato.
Vetta solo sfiorata. Con il punto conquistato, la squadra di Ferrara stacca Inter e Fiorentina e resta dietro la Sampdoria capolista solitaria. Proprio a tre giorni dalla gara di mercoledì a Monaco di Baviera contro il Bayern.
Serie A 2009/10 – 6ª giornata di ritorno
Torino, stadio Olimpico
Domenica 27 settembre 2009
JUVENTUS-BOLOGNA 1-1 (1-0)
RETI: 24’ pt Trezeguet, 47’ st Adailton.
JUVENTUS: Buffon; Zebina (21’ st Caceres), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Melo, Marchisio; Diego (15’ st Giovinco); Amauri (39’ st Del Piero), Trezeguet. A disposizione: Manninger, De Ceglie, Poulsen, Iaquinta. All. Ferrara.
BOLOGNA: Viviano; Raggi, Britos, Portanova, Lanna; Vigiani (17’ st Osvaldo), Mingazzini, Guana, Valiani (10’ st Tedesco); Di Vaio (21’ st Adailton), Zalayeta. A disposizione: Colombo, Zenoni, Santos, Mudingay. All. Papadopulo.
ARBITRO: Russo di Nola.
AMMONITI: 22’ st Viviano, 40’ st Raggi, 42’ st Giovinco.
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30 settembre 2009
Tra Bayern e Juventus esce il pareggio
Al terzo tentativo, sulla ruota di Monaco di Baviera è uscito il pareggio. All’Allianz Arena, Bayern Monaco e Juventus danno vita a una gara vibrante ma senza gol. Uno 0-0 che permette ai tedeschi di restare in testa al Gruppo A, raggiunti dal Bordeaux che nel finale supera il Maccabi. La squadra di Ferrara tiene la media di un punto a partita, prima del doppio scontro con gli israeliani.
I bianconeri raccolgono il quarto pareggio nelle ultime due settimane, ma quello portato a casa da Monaco è di quelli da archiviare come positivi. Per il fatto di tenere aperti i giochi in Champions League, ma anche per la prestazione. Tedeschi pericolosi soprattutto nel primo tempo con uno scatenato Ribery. Nella ripresa Iaquinta due volte vicino al gol. Prima di pensare al doppio match con il Maccabi, c’è da pensare nuovamente al campionato e domenica sera si fa visita al Palermo.
Il 30 settembre è ormai giorno di gare per la Juventus. Per il quarto anno consecutivo si scende in campo e Ferrara sembra voler credere nella tradizione. Davanti schiera Iaquinta – autore di una doppietta nel 2008 contro il Bate Borisov – e Trezeguet, in gol sia nel 2006 (doppietta in casa del Piacenza) che nel 2007 (stoccata a tempo scaduto nel derby con il Torino).
Dietro i due, gioca Diego, uno che l’Allianz Arena la conosce bene per i suoi trascorsi nel Werder Brema. Per il resto, Camoranesi, Felipe Melo e Marchisio a centrocampo. In difesa Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Grosso (un altro che in Germania ha lasciato un segno nei Mondiali del 2006). Buffon in porta.
In un’Allianz Arena esaurita, le due squadre partono a mille. Soprattutto i tedeschi che vanno vicini al gol con il giovane Muller (autore di una doppietta con il Maccabi). La Juventus entra in partita con il passare dei minuti ed è Diego il più attivo. L’ex Werder ha una tradizione favorevole a Monaco e prova a ribadirlo con due tiri in pochi minuti ma senza esito. Più pericolosa la giocata di Ribery che sfugge a Grygera e Chiellini ma mette alto il pallonetto sull’uscita di Buffon.
Il francese è l’uomo in più del Bayern e per fermarlo servono spesso le maniere forti. Camoranesi si prende il giallo. Ma l’italo-argentino è protagonista anche in avanti, quando impegna Butt con un destro da fuori area. Bella anche la girata di Trezeguet che per poco non trova la porta. Prima del riposo, Van Gaal perde Robben che deve lasciare il posto a Olic. La Juventus non porta bene all’olandese, sconfitto due volte lo scorso anno quando era al Real Madrid.
All’intervallo è 0-0, risultato con cui si apre la ripresa. Il Bayern riparte in avanti ma non con la stessa veemenza del primo tempo. Buffon deve intervenire solo in uscita e i bianconeri si affacciano dalle parti di Butt. Al 15’ Ferrara toglie Diego e mette Poulsen ma la Juve non perde pericolosità. Al 20’ Iaquinta ruba il tempo a Van Buyten e prova la girata senza vedere l’inserimento di Trezeguet.
Al 29’ sia Ferrara che Van Gaal cambiano i loro attaccanti. Amauri per Trezeguet nella Juve, Gomez per Klose nel Bayern. Ma l’occasione migliore capita ancora a Iaquinta. Al 36’ controllo e girata con pallone a lato di un soffio. La squadra di Ferrara ha un finale in crescendo, soprattutto dal punto di vista fisico. Il pressing sui portatori di palla impedisce ai tedeschi di farsi pericolosi.
Entra anche Tiago per Camoranesi. I bianconeri battono un angolo all’ultimo secondo, ma il risultato non cambia più. Lo 0-0 finale diventa il primo pareggio tra Juventus e Bayern. Un punto utile per restare in corsa, anche se ora sarà necessario fare sei punti contro il Maccabi (battuto nel finale in Francia) per riavvicinare Bayern e Bordeaux, avanti a quota quattro.
Champions League 2009/10 - Fase a Gironi
Girone A – 2ª giornata
Monaco di Baviera, Allianz Arena
Mercoledì 30 settembre
BAYERN MONACO-JUVENTUS 0-0
BAYERN MONACO: Butt; Lahm, Van Buyten, Badstuber, Braafheld; Muller, Ottl, Schweinsteiger; Robben (44’ st Olic), Klose (29’ st Gomez), Ribery. A disposizione: Rensing, Breno, Pranjic, Altintop. All. Van Gaal.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Camoranesi (45’ st Tiago), Felipe Melo, Marchisio; Diego (15’ st Poulsen); Trezeguet (29’ st Amauri), Iaquinta. A disposizione: Manninger, Zebina, Molinaro, Del Piero. All. Ferrara.
ARBITRO: Webb (Inghilterra).
AMMONIZIONI: 8’ pt Trezeguet, 37’ pt Camoranesi, 12’ st Marchisio.
Tra Bayern e Juventus esce il pareggio
Al terzo tentativo, sulla ruota di Monaco di Baviera è uscito il pareggio. All’Allianz Arena, Bayern Monaco e Juventus danno vita a una gara vibrante ma senza gol. Uno 0-0 che permette ai tedeschi di restare in testa al Gruppo A, raggiunti dal Bordeaux che nel finale supera il Maccabi. La squadra di Ferrara tiene la media di un punto a partita, prima del doppio scontro con gli israeliani.
I bianconeri raccolgono il quarto pareggio nelle ultime due settimane, ma quello portato a casa da Monaco è di quelli da archiviare come positivi. Per il fatto di tenere aperti i giochi in Champions League, ma anche per la prestazione. Tedeschi pericolosi soprattutto nel primo tempo con uno scatenato Ribery. Nella ripresa Iaquinta due volte vicino al gol. Prima di pensare al doppio match con il Maccabi, c’è da pensare nuovamente al campionato e domenica sera si fa visita al Palermo.
Il 30 settembre è ormai giorno di gare per la Juventus. Per il quarto anno consecutivo si scende in campo e Ferrara sembra voler credere nella tradizione. Davanti schiera Iaquinta – autore di una doppietta nel 2008 contro il Bate Borisov – e Trezeguet, in gol sia nel 2006 (doppietta in casa del Piacenza) che nel 2007 (stoccata a tempo scaduto nel derby con il Torino).
Dietro i due, gioca Diego, uno che l’Allianz Arena la conosce bene per i suoi trascorsi nel Werder Brema. Per il resto, Camoranesi, Felipe Melo e Marchisio a centrocampo. In difesa Grygera, Legrottaglie, Chiellini e Grosso (un altro che in Germania ha lasciato un segno nei Mondiali del 2006). Buffon in porta.
In un’Allianz Arena esaurita, le due squadre partono a mille. Soprattutto i tedeschi che vanno vicini al gol con il giovane Muller (autore di una doppietta con il Maccabi). La Juventus entra in partita con il passare dei minuti ed è Diego il più attivo. L’ex Werder ha una tradizione favorevole a Monaco e prova a ribadirlo con due tiri in pochi minuti ma senza esito. Più pericolosa la giocata di Ribery che sfugge a Grygera e Chiellini ma mette alto il pallonetto sull’uscita di Buffon.
Il francese è l’uomo in più del Bayern e per fermarlo servono spesso le maniere forti. Camoranesi si prende il giallo. Ma l’italo-argentino è protagonista anche in avanti, quando impegna Butt con un destro da fuori area. Bella anche la girata di Trezeguet che per poco non trova la porta. Prima del riposo, Van Gaal perde Robben che deve lasciare il posto a Olic. La Juventus non porta bene all’olandese, sconfitto due volte lo scorso anno quando era al Real Madrid.
All’intervallo è 0-0, risultato con cui si apre la ripresa. Il Bayern riparte in avanti ma non con la stessa veemenza del primo tempo. Buffon deve intervenire solo in uscita e i bianconeri si affacciano dalle parti di Butt. Al 15’ Ferrara toglie Diego e mette Poulsen ma la Juve non perde pericolosità. Al 20’ Iaquinta ruba il tempo a Van Buyten e prova la girata senza vedere l’inserimento di Trezeguet.
Al 29’ sia Ferrara che Van Gaal cambiano i loro attaccanti. Amauri per Trezeguet nella Juve, Gomez per Klose nel Bayern. Ma l’occasione migliore capita ancora a Iaquinta. Al 36’ controllo e girata con pallone a lato di un soffio. La squadra di Ferrara ha un finale in crescendo, soprattutto dal punto di vista fisico. Il pressing sui portatori di palla impedisce ai tedeschi di farsi pericolosi.
Entra anche Tiago per Camoranesi. I bianconeri battono un angolo all’ultimo secondo, ma il risultato non cambia più. Lo 0-0 finale diventa il primo pareggio tra Juventus e Bayern. Un punto utile per restare in corsa, anche se ora sarà necessario fare sei punti contro il Maccabi (battuto nel finale in Francia) per riavvicinare Bayern e Bordeaux, avanti a quota quattro.
Champions League 2009/10 - Fase a Gironi
Girone A – 2ª giornata
Monaco di Baviera, Allianz Arena
Mercoledì 30 settembre
BAYERN MONACO-JUVENTUS 0-0
BAYERN MONACO: Butt; Lahm, Van Buyten, Badstuber, Braafheld; Muller, Ottl, Schweinsteiger; Robben (44’ st Olic), Klose (29’ st Gomez), Ribery. A disposizione: Rensing, Breno, Pranjic, Altintop. All. Van Gaal.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Camoranesi (45’ st Tiago), Felipe Melo, Marchisio; Diego (15’ st Poulsen); Trezeguet (29’ st Amauri), Iaquinta. A disposizione: Manninger, Zebina, Molinaro, Del Piero. All. Ferrara.
ARBITRO: Webb (Inghilterra).
AMMONIZIONI: 8’ pt Trezeguet, 37’ pt Camoranesi, 12’ st Marchisio.
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4 ottobre 2009
L’imbattibilità finisce a Palermo
Un anno dopo, praticamente allo stesso giorno (allora era il 5 ottobre), la Juventus perde l’imbattibilità stagionale. Ancora una volta per mano del Palermo che vince 2-0 al Barbera grazie ai gol di Cavani e Simplicio, tutto nel giro di cinque minuti alla fine del primo tempo.
Gara decisa in pratica nella prima frazione, con la squadra di Ferrara in difficoltà e mai pericolosa. Altra cosa la ripresa. Traversa colpita da Diego e create altre occasioni sui tanti palloni buttati in area dopo gli ingressi in campo di Trezeguet, De Ceglie e Grygera. Buffon e un palo hanno evitato un passivo peggiore nei tanti contropiedi rosanero.
Ora il campionato si ferma per due settimane per dare spazio alla Nazionale. Alla sosta, i bianconeri arrivano quindi al secondo posto, staccati di due punti dalla coppia Inter-Sampdoria e a pari punti con la Fiorentina. Proprio i viola saranno i prossimi rivali, alla ripresa, nell’anticipo dell’8ª giornata.
Al Barbera, Ferrara cambia ancora una volta il modulo e prova un 4-3-1-2. Davanti a capitan Buffon, una linea a quattro con Zebina, Legrottaglie, Chiellini e Grosso. Felipe Melo e Poulsen davanti alla difesa. Camoranesi (33 anni oggi, auguri), Diego e Iaquinta a operare dietro ad Amauri.
Se il tecnico bianconero manda in campo due ex, Amauri e Grosso, Zenga ne usa tre sui cinque a sua disposizione: Miccoli, Cassani e Balzaretti in campo, Blasi e Nocerino in panchina.
La Juventus prende subito il possesso palla e prova a fare la partita, ma le prime conclusioni sono di marca siciliana. Se i tiri di Miccoli e Bresciano non sono degni di nota, più pericoloso il colpo di testa che Cavani mette a lato a pochi passi da Buffon.
I padroni di casa arrivano più facilmente alla conclusione anche se quasi mai in maniera pericolosa.
Fino al 37’ quando Cavani trova il corridoio giusto a destro e non dà scampo a Buffon con una botta sotto l’incrocio. I siciliani volano sulle ali dell’entusiasmo e cinque minuti dopo trovano il raddoppio con Simplicio che anticipa tutti su una punizione di Miccoli.
La squadra di Ferrara ha una reazione e prima del finale prova a riaprire la gara ma una mischia in area rosanero non dà esito. Al riposo si va sul 2-0 per i padroni di casa.
La Juve sa di dover fare una grande ripresa per tornare in partita e per questo parte subito forte. In tre minuti crea più pericoli di tutto il primo tempo, prima con Amauri e poi con Poulsen.
Chiaro il copione della gara. Juve tutta in avanti per riaprire la gara, Palermo pronto a ripartire in contropiede approfittando degli spazi. Buffon deve compiere un mezzo miracolo su Miccoli per evitare il tris.
I bianconeri non sono neppure fortunati quando la punizione di Diego si stampa sulla traversa. Il brasiliano finisce qui la sua partita, al suo posto entra De Ceglie. Chiara l’intenzione del tecnico di allargare il gioco e buttare palloni al centro. Subito dopo tocca a Trezeguet e Grygera per Camoranesi e Zebina.
Il Palermo crea più di un’occasione per il tris, ma Buffon e il palo lo evitano, lasciando aperta qualche possibilità di tentare di riaprire i giochi ma è dura trovare un varco nella difesa ermetica dei padroni di casa, rinforzati anche dall’ingresso di un gigante come Goian. Nonostante i quattro minuti di recupero, il risultato non cambia più. La Juve perde dunque la prima partita della stagione e ancora una volta per mano del Palermo. Ora lo sosta, se ne riparlerà tra due settimane con l’anticipo con la Fiorentina.
Serie A 2009/10 – 7ª giornata d’andata
Palermo, stadio Barbera
Domenica 4 ottobre 2010
PALERMO-JUVENTUS 2-0 (2-0)
RETI: 37’ pt Cavani, 42’ pt Simplicio.
PALERMO: Sirigu; Migliaccio, Kjaer, Bovo; Cassani, Bresciano (29’ st Nocerino), Simplicio, Balzaretti; Pastore (40’ st Budan); Simplicio; Miccoli, Cavani (32’ st Goian). A disposizione: Rubinho, Bertolo, Blasi, Mchedlidze. All. Zenga.
JUVENTUS: Buffon; Zebina (30’ st Grygera), Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Felipe Melo, Poulsen; Camoranesi (25’ st Trezeguet), Diego (18’ st De Ceglie), Iaquinta; Amauri. A disposizione: Manninger, Cannavaro, Marrone, Giovinco. All. Ferrara.
ARBITRO: Orsato di Schio.
AMMONITI: 34’ pt Camoranesi, 47’ pt Legrottaglie, 25’ st Cassani, 26’ st Zebina, 37’ st Pastore, 46’ st Grygera.
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
4 ottobre 2009
L’imbattibilità finisce a Palermo
Un anno dopo, praticamente allo stesso giorno (allora era il 5 ottobre), la Juventus perde l’imbattibilità stagionale. Ancora una volta per mano del Palermo che vince 2-0 al Barbera grazie ai gol di Cavani e Simplicio, tutto nel giro di cinque minuti alla fine del primo tempo.
Gara decisa in pratica nella prima frazione, con la squadra di Ferrara in difficoltà e mai pericolosa. Altra cosa la ripresa. Traversa colpita da Diego e create altre occasioni sui tanti palloni buttati in area dopo gli ingressi in campo di Trezeguet, De Ceglie e Grygera. Buffon e un palo hanno evitato un passivo peggiore nei tanti contropiedi rosanero.
Ora il campionato si ferma per due settimane per dare spazio alla Nazionale. Alla sosta, i bianconeri arrivano quindi al secondo posto, staccati di due punti dalla coppia Inter-Sampdoria e a pari punti con la Fiorentina. Proprio i viola saranno i prossimi rivali, alla ripresa, nell’anticipo dell’8ª giornata.
Al Barbera, Ferrara cambia ancora una volta il modulo e prova un 4-3-1-2. Davanti a capitan Buffon, una linea a quattro con Zebina, Legrottaglie, Chiellini e Grosso. Felipe Melo e Poulsen davanti alla difesa. Camoranesi (33 anni oggi, auguri), Diego e Iaquinta a operare dietro ad Amauri.
Se il tecnico bianconero manda in campo due ex, Amauri e Grosso, Zenga ne usa tre sui cinque a sua disposizione: Miccoli, Cassani e Balzaretti in campo, Blasi e Nocerino in panchina.
La Juventus prende subito il possesso palla e prova a fare la partita, ma le prime conclusioni sono di marca siciliana. Se i tiri di Miccoli e Bresciano non sono degni di nota, più pericoloso il colpo di testa che Cavani mette a lato a pochi passi da Buffon.
I padroni di casa arrivano più facilmente alla conclusione anche se quasi mai in maniera pericolosa.
Fino al 37’ quando Cavani trova il corridoio giusto a destro e non dà scampo a Buffon con una botta sotto l’incrocio. I siciliani volano sulle ali dell’entusiasmo e cinque minuti dopo trovano il raddoppio con Simplicio che anticipa tutti su una punizione di Miccoli.
La squadra di Ferrara ha una reazione e prima del finale prova a riaprire la gara ma una mischia in area rosanero non dà esito. Al riposo si va sul 2-0 per i padroni di casa.
La Juve sa di dover fare una grande ripresa per tornare in partita e per questo parte subito forte. In tre minuti crea più pericoli di tutto il primo tempo, prima con Amauri e poi con Poulsen.
Chiaro il copione della gara. Juve tutta in avanti per riaprire la gara, Palermo pronto a ripartire in contropiede approfittando degli spazi. Buffon deve compiere un mezzo miracolo su Miccoli per evitare il tris.
I bianconeri non sono neppure fortunati quando la punizione di Diego si stampa sulla traversa. Il brasiliano finisce qui la sua partita, al suo posto entra De Ceglie. Chiara l’intenzione del tecnico di allargare il gioco e buttare palloni al centro. Subito dopo tocca a Trezeguet e Grygera per Camoranesi e Zebina.
Il Palermo crea più di un’occasione per il tris, ma Buffon e il palo lo evitano, lasciando aperta qualche possibilità di tentare di riaprire i giochi ma è dura trovare un varco nella difesa ermetica dei padroni di casa, rinforzati anche dall’ingresso di un gigante come Goian. Nonostante i quattro minuti di recupero, il risultato non cambia più. La Juve perde dunque la prima partita della stagione e ancora una volta per mano del Palermo. Ora lo sosta, se ne riparlerà tra due settimane con l’anticipo con la Fiorentina.
Serie A 2009/10 – 7ª giornata d’andata
Palermo, stadio Barbera
Domenica 4 ottobre 2010
PALERMO-JUVENTUS 2-0 (2-0)
RETI: 37’ pt Cavani, 42’ pt Simplicio.
PALERMO: Sirigu; Migliaccio, Kjaer, Bovo; Cassani, Bresciano (29’ st Nocerino), Simplicio, Balzaretti; Pastore (40’ st Budan); Simplicio; Miccoli, Cavani (32’ st Goian). A disposizione: Rubinho, Bertolo, Blasi, Mchedlidze. All. Zenga.
JUVENTUS: Buffon; Zebina (30’ st Grygera), Legrottaglie, Chiellini, Grosso; Felipe Melo, Poulsen; Camoranesi (25’ st Trezeguet), Diego (18’ st De Ceglie), Iaquinta; Amauri. A disposizione: Manninger, Cannavaro, Marrone, Giovinco. All. Ferrara.
ARBITRO: Orsato di Schio.
AMMONITI: 34’ pt Camoranesi, 47’ pt Legrottaglie, 25’ st Cassani, 26’ st Zebina, 37’ st Pastore, 46’ st Grygera.
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17 ottobre 2009
Torna al gol Amauri ma non basta
La Juventus non riesce a tornare alla vittoria. Dopo i pareggi con Genoa e Bologna il ko di Palermo, la squadra di Ferrara viene fermata in casa dalla Fiorentina nell’anticipo dell’8ª giornata d’andata. All’Olimpico finisce 1-1. Vantaggio viola con Vargas al 5’, pareggio di Amauri al 19’.
Manca il successo, ma il tecnico bianconero può almeno sorridere per due ritorni fondamentali: quello di Sissoko in campo (un’ora tirata a sette mese dall’infortunio) e quello del gol di Amauri, al primo centro stagionale.
Due pedine che saranno molto utili nel proseguo della stagione. A partire da mercoledì, quando tornerà la Champions League e i bianconeri ospiteranno il Maccabi Haifa.
All’inizio, la squadra di Ferrara si schiera così con Buffon in porta, difesa con Grygera, Cannavaro (anche lui al rientro), Chiellini e Grosso. Sissoko, Felipe Melo e Poulsen a centrocampo. Diego dietro le punte Amauri e Iaquinta.
Occhi puntati su Felipe Melo, viola fino a pochi mesi fa. Tanti ex dall’altra parte: Marchionni e Zanetti in campo mentre Mutu è in panchina, a fianco del tecnico Prandelli, altro dal passato juventino.
Sissoko ha gran voglia di fare e per la troppa foga prende subito un giallo per simulazione. La Fiorentina parte guardinga ma al primo affondo passa: Jovetic fugge a sinistra e tocca per Vargas che insacca sull’uscita di Buffon. I bianconeri provano a rispondere con Poulsen ma il sinistro del danese è a lato.
Sissoko pericoloso al 14’ con un’incursione centrale fermata da Gamberini. Un minuto dopo miracolo di Frey che si trova tra le mani una girata di Iaquinta. La squadra di Ferrara cresce con i minuti, Grosso diventa un’arma in più sulla sinistra e sul suo cross, Amauri e Iaquinta non trovano la deviazione vincente. E’ il prologo del pareggio che arriva puntuale al 19’. Bravo Poulsen nello smarcare Iaquinta, il cui tocco sinistro diventa un assist al bacio per Amauri che insacca il suo primo gol stagionale: 1-1.
Al 23’ finisce la partita di uno degli ex: Marchionni esce infortunato e lascia il post a Santana. Il cambio, benché forzato, rianima i viola che riprendono a giocare come nei primi minuti. Buffon deve parare su un tiro da fuori di Jovetic. Nel finale ci prova ancora Vargas ma Buffon mette in corner. Al riposo, le due squadre vanno sull’1-1.
Al ritorno dagli spogliatoi, i 22 trovano ad attenderli la pioggia, caduta copiosa per tutto l’intervallo. L’avvio è bianconero e Sissoko obbliga Frey alla parata, proprio nella stessa porta dove aveva trovato il primo gol bianconero due anni fa. Il maliano ancora in evidenza, di testa, su cross di Grygera, ma la difesa allontana e sul ribaltamento Jovetic mette fuori di poco.
Ritrovato il gol, Amauri non vuole fermarsi e per due volte in pochi minuti impegna Frey di testa. Da un brasiliano all’altro: ci prova anche Felipe Melo di testa ma non trova la porta. Intorno al 20’ due cambi: Mutu per Jovetic e Camoranesi per Sissoko. Il maliano chiude con una buona ora la gara del suo ritorno.
Prandelli si gioca subito anche la terza carta: esce l’autore del gol Vargas ed entra Pasqual. Ferrara cambia il volto alla sua Juve con De Ceglie al posto di Iaquinta. I bianconeri provano a sfruttare anche le palle inattive e Diego per poco non trova la traversa. L’ex Werder lascia subito dopo il posto a Trezeguet. Le due squadre non mollano e Gilardino sciupa un’occasione importante per i viola. Prima della fine non succede più nulla: finisce con un pareggio che accontenta tutti e nessuno.
Serie A Tim 2009/10 - 8ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Sabato 17 ottobre 2009
JUVENTUS-FIORENTINA 1-1 (1-1)
RETI: 5’ pt Vargas, 19’ pt Amauri.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Sissoko (19’ st Camoranesi), Felipe Melo, Poulsen; Diego (38’ st Trezeguet), Amauri, Iaquinta (34’ st De Ceglie). A disposizione: Manninger, Zebina, Legrottaglie, Giovinco. All. Ferrara.
FIORENTINA: Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Montolivo, Zanetti; Marchionni (23’ pt Santana), Jovetic (18’ st Mutu), Vargas (23’ st Pasqual); Gilardino. A disposizione: Avramov, Natali, De Silvestri, Donadel. All. Prandelli.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
AMMONITI: 1’ pt Sissoko, 31’ pt Montolivo, 38’ pt Grygera, 12’ st Gobbi.
NOTE: spettatori 25.779 per un incasso di € 666.535,29.
Torna al gol Amauri ma non basta
La Juventus non riesce a tornare alla vittoria. Dopo i pareggi con Genoa e Bologna il ko di Palermo, la squadra di Ferrara viene fermata in casa dalla Fiorentina nell’anticipo dell’8ª giornata d’andata. All’Olimpico finisce 1-1. Vantaggio viola con Vargas al 5’, pareggio di Amauri al 19’.
Manca il successo, ma il tecnico bianconero può almeno sorridere per due ritorni fondamentali: quello di Sissoko in campo (un’ora tirata a sette mese dall’infortunio) e quello del gol di Amauri, al primo centro stagionale.
Due pedine che saranno molto utili nel proseguo della stagione. A partire da mercoledì, quando tornerà la Champions League e i bianconeri ospiteranno il Maccabi Haifa.
All’inizio, la squadra di Ferrara si schiera così con Buffon in porta, difesa con Grygera, Cannavaro (anche lui al rientro), Chiellini e Grosso. Sissoko, Felipe Melo e Poulsen a centrocampo. Diego dietro le punte Amauri e Iaquinta.
Occhi puntati su Felipe Melo, viola fino a pochi mesi fa. Tanti ex dall’altra parte: Marchionni e Zanetti in campo mentre Mutu è in panchina, a fianco del tecnico Prandelli, altro dal passato juventino.
Sissoko ha gran voglia di fare e per la troppa foga prende subito un giallo per simulazione. La Fiorentina parte guardinga ma al primo affondo passa: Jovetic fugge a sinistra e tocca per Vargas che insacca sull’uscita di Buffon. I bianconeri provano a rispondere con Poulsen ma il sinistro del danese è a lato.
Sissoko pericoloso al 14’ con un’incursione centrale fermata da Gamberini. Un minuto dopo miracolo di Frey che si trova tra le mani una girata di Iaquinta. La squadra di Ferrara cresce con i minuti, Grosso diventa un’arma in più sulla sinistra e sul suo cross, Amauri e Iaquinta non trovano la deviazione vincente. E’ il prologo del pareggio che arriva puntuale al 19’. Bravo Poulsen nello smarcare Iaquinta, il cui tocco sinistro diventa un assist al bacio per Amauri che insacca il suo primo gol stagionale: 1-1.
Al 23’ finisce la partita di uno degli ex: Marchionni esce infortunato e lascia il post a Santana. Il cambio, benché forzato, rianima i viola che riprendono a giocare come nei primi minuti. Buffon deve parare su un tiro da fuori di Jovetic. Nel finale ci prova ancora Vargas ma Buffon mette in corner. Al riposo, le due squadre vanno sull’1-1.
Al ritorno dagli spogliatoi, i 22 trovano ad attenderli la pioggia, caduta copiosa per tutto l’intervallo. L’avvio è bianconero e Sissoko obbliga Frey alla parata, proprio nella stessa porta dove aveva trovato il primo gol bianconero due anni fa. Il maliano ancora in evidenza, di testa, su cross di Grygera, ma la difesa allontana e sul ribaltamento Jovetic mette fuori di poco.
Ritrovato il gol, Amauri non vuole fermarsi e per due volte in pochi minuti impegna Frey di testa. Da un brasiliano all’altro: ci prova anche Felipe Melo di testa ma non trova la porta. Intorno al 20’ due cambi: Mutu per Jovetic e Camoranesi per Sissoko. Il maliano chiude con una buona ora la gara del suo ritorno.
Prandelli si gioca subito anche la terza carta: esce l’autore del gol Vargas ed entra Pasqual. Ferrara cambia il volto alla sua Juve con De Ceglie al posto di Iaquinta. I bianconeri provano a sfruttare anche le palle inattive e Diego per poco non trova la traversa. L’ex Werder lascia subito dopo il posto a Trezeguet. Le due squadre non mollano e Gilardino sciupa un’occasione importante per i viola. Prima della fine non succede più nulla: finisce con un pareggio che accontenta tutti e nessuno.
Serie A Tim 2009/10 - 8ª giornata d’andata
Torino, stadio Olimpico
Sabato 17 ottobre 2009
JUVENTUS-FIORENTINA 1-1 (1-1)
RETI: 5’ pt Vargas, 19’ pt Amauri.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Sissoko (19’ st Camoranesi), Felipe Melo, Poulsen; Diego (38’ st Trezeguet), Amauri, Iaquinta (34’ st De Ceglie). A disposizione: Manninger, Zebina, Legrottaglie, Giovinco. All. Ferrara.
FIORENTINA: Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Montolivo, Zanetti; Marchionni (23’ pt Santana), Jovetic (18’ st Mutu), Vargas (23’ st Pasqual); Gilardino. A disposizione: Avramov, Natali, De Silvestri, Donadel. All. Prandelli.
ARBITRO: Rizzoli di Bologna.
AMMONITI: 1’ pt Sissoko, 31’ pt Montolivo, 38’ pt Grygera, 12’ st Gobbi.
NOTE: spettatori 25.779 per un incasso di € 666.535,29.
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25 ottobre 2009
Amauri firma la vittoria
Torna alla vittoria in campionato la squadra di Ferrara dopo più di un mese e lo fa sul campo del Siena al termine di una partita non bellissima, ma giocata dai bianconeri in modo molto attento e concreto. Era importante portare a casa i tre punti e così è stato, grazie al gol di Amauri segnato di testa al 26’ del secondo tempo.
Ferrara per la gara contro i toscani torna in avvio al 4-3-1-2, schierando diverse novità, per dosare le energie in un momento di tanti impegni tra campionato e Champions League. Il tecnico bianconero rispetto ai convocati della vigilia non può contare su Iaquinta, vittima di un risentimento muscolare accusato nell’ultimo allenamento. L’attaccante si accomoda in tribuna, lasciando spazio a Trezeguet e Amauri. A sostengo delle punte il brasiliano Diego, mentre a centrocampo oltre a Poulsen e Felipe Melo c’è De Ceglie, preferito a Camoranesi. In difesa riposa Cannavaro, sostituito da Legrottaglie che fa coppia con Chiellini. Confermato Grygera a destra, sulla sinistra torna Molinaro. Il Siena presenta una formazione molto simile a quella prevista alla vigilia, anche per Giampaolo (squalificato e sostituito in panchina da Micarelli) un 4-3-1-2, con l’unica novità di Terzi in difesa preferito a Rosi. In attacco la coppia Maccarone-Calaiò.
Nei primi minuti di gioco si vede poco o nulla, a parte qualche tentativo di rendersi pericolosa da parte della squadra di Ferrara, i cui attaccanti però vengono pescati in fuorigioco in più di un’occasione, mentre sull’altro fronte è Calaiò a provare a mettere in difficoltà la difesa bianconera, che però fa buona guardia, in particolare con Chiellini che al 18’ si esibisce in un bell’anticipo sull’attaccante senese. Dopo i primi venti minuti piuttosto blandi, il ritmo comincia a crescere e la Juventus prova a rendersi pericolosa. Al 23’ Amauri arretrato al limite dell’area serve De Ceglie che avanza verso la porta, l’aggancio non è facile, l’esterno bianconero ce la fa, ma poi di sinistro manda fuori. De Ceglie è uno dei più attivi in fase offensiva e dai suoi piedi parte pochi minuti dopo una buona azione che però sfuma su tiro impreciso di Diego dal limite dell’area. Nel momento in cui la Juventus aumenta la pressione, Jajalo riesce a smarcarsi e prova la conclusione da circa trenta metri che termina di poco alta sopra la traversa. Al 41’, su una punizione di Diego, Chiellini, che dopo il gol in Champions anche oggi avanza spesso sui calci piazzati, prova a battere il portiere, ma il suo colpo di testa finisce sul fondo. Un primo tempo senza grosse emozioni termina con un brivido finale: Jajalo smarca Ekdal che in area prova il pallonetto per superare Buffon, ma il numero uno risponde da par suo.
La ripresa inizia con Caceres in campo al posto di Grygera. L’uruguaiano si mette subito in evidenza per un bell’anticipo in area su Jajalo, uno dei giocatori più vivaci nella manovra offensiva del Siena. Altro cambio per Ferrara al 9’: esce Molinaro, la cui posizione viene subito occupata da De Ceglie, ed entra Camoranesi. La Juventus prova ad avanzare con insistenza, ma grossi pericoli per la porta di Curci non ce ne sono, a parte il palo colpito nei primi minuti di gioco sugli sviluppi di un colpo di testa di Amauri che Chiellini cerca di mandare in porta, ma l’arbitro aveva fermato tutto per fuorigioco. Al 18’ Chiellini, uno dei migliori in campo sia in fase offensiva che difensiva, anticipa in modo perfetto Calaiò, su un contropiede messo in moto dall’ex Ekdal. Al 26’ la svolta: su punizione di Diego, Amauri di testa mette in rete il gol del vantaggio bianconero (1-0). Il Siena sostituisce Calaiò con Reginaldo, che prova subito a rilanciare la manovra dei toscani, ma viene fermato da Chiellini, come poi Maccarone da Caceres. La Juventus però si tiene stretti i tre punti e nell’ultima frazione di gara mantiene un buon possesso palla e prova ad arrotondare il punteggio con Trezeguet che fa movimento in avanti e Diego che, prima di uscire nel finale per lasciare spazio a Sissoko, prova una conclusione che però viene deviata incidentalmente dallo stesso Trezeguet e termina sul fondo. La Juventus fa punteggio pieno a Siena, tre punti importanti per morale e classifica.
SIENA-JUVENTUS 0-1
RETI: 26’st Amauri
SIENA (4-3-1-2): Curci, Del Grosso, Terzi (13’st Rosi), Ficagna, Brandao, Vergassola, Codrea (37’st Paolucci), Ekdal, Jajalo, Calaiò (27’st Reginaldo), Maccarone. All. Micarelli. A disposizione: Ivanov, Rossi, Jarolim, Reginaldo, Paolucci, Garofalo, Rosi.
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon, Grygera (1’st Caceres), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro (9’st Camoranesi), Poulsen, Felipe Melo, De Ceglie, Diego (43’st Sissoko), Amauri, Trezeguet. All. Ferrara. A disposizione: Manninger, Cannavaro, Caceres, Grosso, Sissoko, Camoranesi, Giovinco.
ARBITRO: Tagliavento
AMMONITI: 37’pt Legrottaglie, 26’st Codrea, 39’st Camoranesi
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
25 ottobre 2009
Amauri firma la vittoria
Torna alla vittoria in campionato la squadra di Ferrara dopo più di un mese e lo fa sul campo del Siena al termine di una partita non bellissima, ma giocata dai bianconeri in modo molto attento e concreto. Era importante portare a casa i tre punti e così è stato, grazie al gol di Amauri segnato di testa al 26’ del secondo tempo.
Ferrara per la gara contro i toscani torna in avvio al 4-3-1-2, schierando diverse novità, per dosare le energie in un momento di tanti impegni tra campionato e Champions League. Il tecnico bianconero rispetto ai convocati della vigilia non può contare su Iaquinta, vittima di un risentimento muscolare accusato nell’ultimo allenamento. L’attaccante si accomoda in tribuna, lasciando spazio a Trezeguet e Amauri. A sostengo delle punte il brasiliano Diego, mentre a centrocampo oltre a Poulsen e Felipe Melo c’è De Ceglie, preferito a Camoranesi. In difesa riposa Cannavaro, sostituito da Legrottaglie che fa coppia con Chiellini. Confermato Grygera a destra, sulla sinistra torna Molinaro. Il Siena presenta una formazione molto simile a quella prevista alla vigilia, anche per Giampaolo (squalificato e sostituito in panchina da Micarelli) un 4-3-1-2, con l’unica novità di Terzi in difesa preferito a Rosi. In attacco la coppia Maccarone-Calaiò.
Nei primi minuti di gioco si vede poco o nulla, a parte qualche tentativo di rendersi pericolosa da parte della squadra di Ferrara, i cui attaccanti però vengono pescati in fuorigioco in più di un’occasione, mentre sull’altro fronte è Calaiò a provare a mettere in difficoltà la difesa bianconera, che però fa buona guardia, in particolare con Chiellini che al 18’ si esibisce in un bell’anticipo sull’attaccante senese. Dopo i primi venti minuti piuttosto blandi, il ritmo comincia a crescere e la Juventus prova a rendersi pericolosa. Al 23’ Amauri arretrato al limite dell’area serve De Ceglie che avanza verso la porta, l’aggancio non è facile, l’esterno bianconero ce la fa, ma poi di sinistro manda fuori. De Ceglie è uno dei più attivi in fase offensiva e dai suoi piedi parte pochi minuti dopo una buona azione che però sfuma su tiro impreciso di Diego dal limite dell’area. Nel momento in cui la Juventus aumenta la pressione, Jajalo riesce a smarcarsi e prova la conclusione da circa trenta metri che termina di poco alta sopra la traversa. Al 41’, su una punizione di Diego, Chiellini, che dopo il gol in Champions anche oggi avanza spesso sui calci piazzati, prova a battere il portiere, ma il suo colpo di testa finisce sul fondo. Un primo tempo senza grosse emozioni termina con un brivido finale: Jajalo smarca Ekdal che in area prova il pallonetto per superare Buffon, ma il numero uno risponde da par suo.
La ripresa inizia con Caceres in campo al posto di Grygera. L’uruguaiano si mette subito in evidenza per un bell’anticipo in area su Jajalo, uno dei giocatori più vivaci nella manovra offensiva del Siena. Altro cambio per Ferrara al 9’: esce Molinaro, la cui posizione viene subito occupata da De Ceglie, ed entra Camoranesi. La Juventus prova ad avanzare con insistenza, ma grossi pericoli per la porta di Curci non ce ne sono, a parte il palo colpito nei primi minuti di gioco sugli sviluppi di un colpo di testa di Amauri che Chiellini cerca di mandare in porta, ma l’arbitro aveva fermato tutto per fuorigioco. Al 18’ Chiellini, uno dei migliori in campo sia in fase offensiva che difensiva, anticipa in modo perfetto Calaiò, su un contropiede messo in moto dall’ex Ekdal. Al 26’ la svolta: su punizione di Diego, Amauri di testa mette in rete il gol del vantaggio bianconero (1-0). Il Siena sostituisce Calaiò con Reginaldo, che prova subito a rilanciare la manovra dei toscani, ma viene fermato da Chiellini, come poi Maccarone da Caceres. La Juventus però si tiene stretti i tre punti e nell’ultima frazione di gara mantiene un buon possesso palla e prova ad arrotondare il punteggio con Trezeguet che fa movimento in avanti e Diego che, prima di uscire nel finale per lasciare spazio a Sissoko, prova una conclusione che però viene deviata incidentalmente dallo stesso Trezeguet e termina sul fondo. La Juventus fa punteggio pieno a Siena, tre punti importanti per morale e classifica.
SIENA-JUVENTUS 0-1
RETI: 26’st Amauri
SIENA (4-3-1-2): Curci, Del Grosso, Terzi (13’st Rosi), Ficagna, Brandao, Vergassola, Codrea (37’st Paolucci), Ekdal, Jajalo, Calaiò (27’st Reginaldo), Maccarone. All. Micarelli. A disposizione: Ivanov, Rossi, Jarolim, Reginaldo, Paolucci, Garofalo, Rosi.
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon, Grygera (1’st Caceres), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro (9’st Camoranesi), Poulsen, Felipe Melo, De Ceglie, Diego (43’st Sissoko), Amauri, Trezeguet. All. Ferrara. A disposizione: Manninger, Cannavaro, Caceres, Grosso, Sissoko, Camoranesi, Giovinco.
ARBITRO: Tagliavento
AMMONITI: 37’pt Legrottaglie, 26’st Codrea, 39’st Camoranesi
- DaemonGood
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14 Anni 10 Mesi fa #4303
da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
LaDea ha scritto:
LaDia non ci frega nulla!
Riparito' in tempi migliori...
ma quanto è bello Amauri
LaDia non ci frega nulla!
Riparito' in tempi migliori...
- HULKFORCE
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13 Anni 2 Mesi fa #8613
da HULKFORCE
Risposta da HULKFORCE al topic R: JUVENTUS
Amauri è tanto bello e forte quanto inesistente di come giocare nella Juventus.
Spero che Antonio Conte possa portare di nuovo la Juve ai grandi fasti ( ma non quello di Luciano Moggi ).
Spero che Antonio Conte possa portare di nuovo la Juve ai grandi fasti ( ma non quello di Luciano Moggi ).
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