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JUVENTUS
15 Anni 2 Mesi fa #2581
da gioko
Risposta da gioko al topic Re:JUVENTUS
A ME IL CALCCIO NON MI PIACE
MIPIACE MOLTO DI PIU' IL PATINAGIO SUL GIACCHIO
CIAOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!
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CIAOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!
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15 Anni 2 Mesi fa #2640
da DaemonGood
12 settembre 2009
Tutto su Lazio-Juventus
Torna il campionato e, a distanza di appena due settimane, la Juventus torna a giocare all’Olimpico di Roma dove a fine agosto ha superato i giallorossi: 3-1 con doppietta di Diego e gol di Felipe Melo. Questa volta la sfida è contro la Lazio di Ballardini. Juventus.com vi presenta alcune informazioni per vivere al meglio la sfida di questa sera.
LA LAZIO IN CASA
La Lazio ha debuttato con una vittoria tra le mura amiche nel campionato 2009/10. Un 1-0, quello ottenuto con l’Atalanta, frutto della rete di Tommaso Rocchi siglata a metà primo tempo, in una gara che ha registrato pochi spunti offensivi da entrambe le parti.
Nella scorsa stagione, la formazione biancoceleste non ha avuto uno score particolarmente brillante in casa, dove ha ottenuto solo otto vittorie, a fronte di quattro pareggi e ben sette sconfitte. Anche il computo delle reti segnate è limitato a 23, una in meno di quelle incassate.
LE FORMAZIONI DI BALLARDINI
Nei primi due incontri di campionato, entrambi vittoriosi di stretta misura (1-0 sull’Atalanta e 2-1 a Verona con il Chievo), Ballardini ha cambiato modulo, passando dal 4-3-3 esibito all’Olimpico a un più coperto 4-4-2 in trasferta. Le variazioni di formazione sono state molte tra i due undici schierati dal primo minuto. In difesa, Siviglia ha lasciato il posto a Radu. A centrocampo, Brocchi è stato rilevato da Dabo, mentre Foggia esterno destro del tridente è stato avvicendato da Matuzalem nel ruolo di centrocampista centrale piuttosto avanzato. Infine, in attacco Cruz ha preso il posto di Rocchi e la scelta si è rivelata azzeccata, avendo l’argentino firmato entrambi i gol che hanno permesso alla Lazio di capovolgere lo svantaggio firmato da Pellissier.
L’ULTIMO LAZIO-JUVENTUS
L’ultima volta che Lazio e Juventus si sono affrontate a Roma risale all’ultima giornata d’andata dello scorso campionato, con reti di Ledesma e Mellberg nel primo tempo. Un 1-1 che rischiò di essere messo in discussione nei minuti conclusivi grazie a un tiro da lontano di Legrottaglie, che centrò il palo alla sinistra del portiere. La gara non fu particolarmente ricca di occasioni, se ne registrarono solo due da parte dei padroni di casa concentrarono i loro sforzi offensivi nei primi 45 minuti. Altri dati interessanti, soprattutto alla luce degli odierni mutamenti delle due squadre, riguardano il possesso palla (la Lazio fu egemone con il 54%, una qualità che sembrerebbe avere dimenticato in questo inizio di torneo), il fuorigioco (la Juventus mise gli attaccanti avversari ben 8 volte in posizione irregolare), le uscite dei portieri (Manninger fu particolarmente impegnato con 13 interventi) e le conclusioni in porta (i bianconeri cambiarono volto tra i due tempi: 2 soli tiri nella prima frazione, ben 10 nella ripresa)
I PRECEDENTI DI SETTEMBRE
Settembre è un mese decisamente propizio quando la Juventus si reca a Roma ad affrontare la Lazio. Sono tre i precedenti, tutti favorevoli ai colori bianconeri. Il primo risale al 1948 e rappresenta il successo più corposo nella storia, un 4-0 maturato già nei primi 20 minuti con le reti di Sentimenti III, Caprile e Boniperti, che s’incarica poi di irrobustire il divario nelle fasi finali dell’incontro. L’anno successivo la gara con i biancocelesti è la prima trasferta di un campionato che la Juventus vincerà. Il biglietto da visita non lascia dubbi con un netto 3-1, maturato grazie alle reti di Martino, John Hansen e Praest, una vittoria che è un po’ l’atto di nascita della grande Juve dei danesi.
Infine, nel settembre del 1956 la Juventus esordisce a Roma in un torneo che la vedrà relegata nelle posizioni di bassa classifica. Eppure, il primo test è più che convincente, con un 3-0 che vede protagonisti Domino e lo svedese Kurt Hamrin, autore di una doppietta. Nulla, quel giorno, lascia prevedere che le sorti si rovesceranno, con la Lazio terza nella classifica finale e la Juventus relegata al nono posto.
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
12 settembre 2009
Tutto su Lazio-Juventus
Torna il campionato e, a distanza di appena due settimane, la Juventus torna a giocare all’Olimpico di Roma dove a fine agosto ha superato i giallorossi: 3-1 con doppietta di Diego e gol di Felipe Melo. Questa volta la sfida è contro la Lazio di Ballardini. Juventus.com vi presenta alcune informazioni per vivere al meglio la sfida di questa sera.
LA LAZIO IN CASA
La Lazio ha debuttato con una vittoria tra le mura amiche nel campionato 2009/10. Un 1-0, quello ottenuto con l’Atalanta, frutto della rete di Tommaso Rocchi siglata a metà primo tempo, in una gara che ha registrato pochi spunti offensivi da entrambe le parti.
Nella scorsa stagione, la formazione biancoceleste non ha avuto uno score particolarmente brillante in casa, dove ha ottenuto solo otto vittorie, a fronte di quattro pareggi e ben sette sconfitte. Anche il computo delle reti segnate è limitato a 23, una in meno di quelle incassate.
LE FORMAZIONI DI BALLARDINI
Nei primi due incontri di campionato, entrambi vittoriosi di stretta misura (1-0 sull’Atalanta e 2-1 a Verona con il Chievo), Ballardini ha cambiato modulo, passando dal 4-3-3 esibito all’Olimpico a un più coperto 4-4-2 in trasferta. Le variazioni di formazione sono state molte tra i due undici schierati dal primo minuto. In difesa, Siviglia ha lasciato il posto a Radu. A centrocampo, Brocchi è stato rilevato da Dabo, mentre Foggia esterno destro del tridente è stato avvicendato da Matuzalem nel ruolo di centrocampista centrale piuttosto avanzato. Infine, in attacco Cruz ha preso il posto di Rocchi e la scelta si è rivelata azzeccata, avendo l’argentino firmato entrambi i gol che hanno permesso alla Lazio di capovolgere lo svantaggio firmato da Pellissier.
L’ULTIMO LAZIO-JUVENTUS
L’ultima volta che Lazio e Juventus si sono affrontate a Roma risale all’ultima giornata d’andata dello scorso campionato, con reti di Ledesma e Mellberg nel primo tempo. Un 1-1 che rischiò di essere messo in discussione nei minuti conclusivi grazie a un tiro da lontano di Legrottaglie, che centrò il palo alla sinistra del portiere. La gara non fu particolarmente ricca di occasioni, se ne registrarono solo due da parte dei padroni di casa concentrarono i loro sforzi offensivi nei primi 45 minuti. Altri dati interessanti, soprattutto alla luce degli odierni mutamenti delle due squadre, riguardano il possesso palla (la Lazio fu egemone con il 54%, una qualità che sembrerebbe avere dimenticato in questo inizio di torneo), il fuorigioco (la Juventus mise gli attaccanti avversari ben 8 volte in posizione irregolare), le uscite dei portieri (Manninger fu particolarmente impegnato con 13 interventi) e le conclusioni in porta (i bianconeri cambiarono volto tra i due tempi: 2 soli tiri nella prima frazione, ben 10 nella ripresa)
I PRECEDENTI DI SETTEMBRE
Settembre è un mese decisamente propizio quando la Juventus si reca a Roma ad affrontare la Lazio. Sono tre i precedenti, tutti favorevoli ai colori bianconeri. Il primo risale al 1948 e rappresenta il successo più corposo nella storia, un 4-0 maturato già nei primi 20 minuti con le reti di Sentimenti III, Caprile e Boniperti, che s’incarica poi di irrobustire il divario nelle fasi finali dell’incontro. L’anno successivo la gara con i biancocelesti è la prima trasferta di un campionato che la Juventus vincerà. Il biglietto da visita non lascia dubbi con un netto 3-1, maturato grazie alle reti di Martino, John Hansen e Praest, una vittoria che è un po’ l’atto di nascita della grande Juve dei danesi.
Infine, nel settembre del 1956 la Juventus esordisce a Roma in un torneo che la vedrà relegata nelle posizioni di bassa classifica. Eppure, il primo test è più che convincente, con un 3-0 che vede protagonisti Domino e lo svedese Kurt Hamrin, autore di una doppietta. Nulla, quel giorno, lascia prevedere che le sorti si rovesceranno, con la Lazio terza nella classifica finale e la Juventus relegata al nono posto.
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15 Anni 2 Mesi fa #2646
da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
12 settembre 2009
Allegria, Juve sola in testa!
«Allegria». Nel giorno in cui tutta l’Italia ne ha pianto la scomparsa, Mike Bongiorno può essere orgoglioso della “sua” Juventus. Vince ancora a Roma, questa volta contro un’ottima Lazio, centra la terza vittoria di fila e resta in testa da sola – in attesa delle gare della domenica – a punteggio pieno.
Se contro la Roma, due settimane fa, era stato il Diego Day, contro la squadra di Ballardini è stato un altro festival sudamericano. Primo gol di Caceres, proprio nel giorno del suo esordio. Raddoppio di un ritrovato Trezeguet, dopo un’imbeccata di Amauri. Ottimo Giovinco, entrato in campo proprio al posto di Diego. L’infortunio del brasiliano è stata l’unica nota negativa in una serata da ricordare.
Ora corsa contro il tempo per recuperare il fantasista e Del Piero. Martedì riparte la Champions League e a Torino è atteso il Bordeaux.
Due settimane dopo la vittoria sulla Roma, la Juventus torna nella Capitale. Anche in vista dell’esordio in Champions League, Ferrara presenta parecchie novità rispetto alla sfida con i giallorossi. Subito in campo l’ultimo arrivato, Fabio Grosso. Così come Caceres, pronto all’esordio ufficiale. Prima stagionale per Trezeguet che subentra al posto di uno Iaquinta che non si è mai fermato. Riposo anche per Cannavaro: gioca Legrottaglie. Non manca invece Diego che torna nello stadio che lo ha consacrato fuoriclasse anche del campionato italiano.
La Lazio deve rinunciare a Rocchi e Zarate che non recuperano dai rispettivi acciacchi. C’è Cruz a far coppia con Foggia. I biancocelesti provano a sopperire con grinta e aggressività sui portatori di palla. Ma è una Juve che parte in scioltezza e crea subito occasioni importanti. Muslera diventa protagonista per fermare due conclusioni di Trezeguet e un tiro-cross di Camoranesi.
La prima risposta laziale è affidata a Kolarov che va via a sinistra e costringe Buffon a mettere in angolo. Il numero uno è attento anche su un tiro da lontano di Baronio. Stesso copione un attimo dopo: punizione del laziale e parata col piede di Gigi.
Il primo tempo, già di per sé ricco di emozioni, si chiude con altri due importanti fatti degni di noti. Il primo negativo per i bianconeri. Diego resta a terra toccandosi la coscia posteriore destra. Il brasiliano esce e lascia il posto a Giovinco. Prima dell’intervallo, la Lazio va in gol dopo un’azione da fermo, ma Gervasoni aveva fischiato con largo anticipo per un fallo di Cruz su Legrottaglie.
Ripresa. Si riparte con Giovinco subito in evidenza. Si procura e batte velocemente una punizione, Grosso centra di prima intenzione e Amauri non ci arriva per un soffio. Sebastian si mette in luce anche al 20’: scambia con Marchisio sulla sinistra, entra in area e centra per Trezeguet, la cui girata è preda di Muslera.
La sfida continua a essere equilibrata con ribaltamenti di fronte. Dopo un’azione laziale con Cruz fermato vicino a Buffon, contropiede bianconero con Amauri e Giovinco. Alla fine ci prova il brasiliano ma il tiro è debole e Muslera non ha problemi. Ferrara cambia e mette Tiago per Camoranesi.
Il minuto chiave diventa il 27’. La Juve sfonda a destra con Marchisio, appena spostato dopo l’uscita di Camoranesi. Sul cross del torinese, la difesa laziale allontana corto, sui piedi di Caceres che insacca di prima intenzione. Un gran gol per il giovane uruguaiano, proprio nel giorno del suo esordio e con la maglia che fu proprio del suo allenatore Ciro Ferrara.
Ballardini fa entrare Simone Inzaghi ed Eliseu. Ferrara deve togliere l’acciaccato Grosso: entra Molinaro. Buffon para facilmente anche sul tiro da fuori di Cruz. La Juve tiene e proprio all’ultimo soffio chiude i conti. Giovinco gestisce il contropiede, Amauri impegna Muslera e Trezeguet torna a essere il rapace dell’area di rigore: 2-0 e gara chiusa. Tre partite – due delle quali a Roma -, tre vittorie. Punteggio pieno e primato solitario. Allegria.
Serie A 2009/10 – 3ª giornata d’andata
Roma, stadio Olimpico
Sabato 12 settembre 2009
LAZIO-JUVENTUS 0-2 (0-0)
RETI: 27’ st Caceres, 49’ st Trezeguet.
LAZIO: Muslera; Lichtsteiner, Diakite, Siviglia, Kolarov; Dabo (32’ st Inzaghi), Baronio, Mauri; Matuzale; Cruz, Foggia (34’ st Eliseu). A disposizione: Bizzarri, Radu, Meghni, Del Nero, Faraoni. All. Ballardini.
JUVENTUS: Buffon; Caceres, Legrottaglie, Chiellini, Grosso (41’ st Molinaro); Camoranesi (24’ st Tiago), Felipe Melo, Marchisio; Diego (45’ pt Giovinco); Trezeguet, Amauri. A disposizione: Manninger, Cannavaro, Poulsen, Iaquinta. All. Ferrara.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
AMMONITI: 30’ pt Legrottaglie, 9’ st Felipe Melo, 15’ st Caceres, 43’ st Amauri.
Allegria, Juve sola in testa!
«Allegria». Nel giorno in cui tutta l’Italia ne ha pianto la scomparsa, Mike Bongiorno può essere orgoglioso della “sua” Juventus. Vince ancora a Roma, questa volta contro un’ottima Lazio, centra la terza vittoria di fila e resta in testa da sola – in attesa delle gare della domenica – a punteggio pieno.
Se contro la Roma, due settimane fa, era stato il Diego Day, contro la squadra di Ballardini è stato un altro festival sudamericano. Primo gol di Caceres, proprio nel giorno del suo esordio. Raddoppio di un ritrovato Trezeguet, dopo un’imbeccata di Amauri. Ottimo Giovinco, entrato in campo proprio al posto di Diego. L’infortunio del brasiliano è stata l’unica nota negativa in una serata da ricordare.
Ora corsa contro il tempo per recuperare il fantasista e Del Piero. Martedì riparte la Champions League e a Torino è atteso il Bordeaux.
Due settimane dopo la vittoria sulla Roma, la Juventus torna nella Capitale. Anche in vista dell’esordio in Champions League, Ferrara presenta parecchie novità rispetto alla sfida con i giallorossi. Subito in campo l’ultimo arrivato, Fabio Grosso. Così come Caceres, pronto all’esordio ufficiale. Prima stagionale per Trezeguet che subentra al posto di uno Iaquinta che non si è mai fermato. Riposo anche per Cannavaro: gioca Legrottaglie. Non manca invece Diego che torna nello stadio che lo ha consacrato fuoriclasse anche del campionato italiano.
La Lazio deve rinunciare a Rocchi e Zarate che non recuperano dai rispettivi acciacchi. C’è Cruz a far coppia con Foggia. I biancocelesti provano a sopperire con grinta e aggressività sui portatori di palla. Ma è una Juve che parte in scioltezza e crea subito occasioni importanti. Muslera diventa protagonista per fermare due conclusioni di Trezeguet e un tiro-cross di Camoranesi.
La prima risposta laziale è affidata a Kolarov che va via a sinistra e costringe Buffon a mettere in angolo. Il numero uno è attento anche su un tiro da lontano di Baronio. Stesso copione un attimo dopo: punizione del laziale e parata col piede di Gigi.
Il primo tempo, già di per sé ricco di emozioni, si chiude con altri due importanti fatti degni di noti. Il primo negativo per i bianconeri. Diego resta a terra toccandosi la coscia posteriore destra. Il brasiliano esce e lascia il posto a Giovinco. Prima dell’intervallo, la Lazio va in gol dopo un’azione da fermo, ma Gervasoni aveva fischiato con largo anticipo per un fallo di Cruz su Legrottaglie.
Ripresa. Si riparte con Giovinco subito in evidenza. Si procura e batte velocemente una punizione, Grosso centra di prima intenzione e Amauri non ci arriva per un soffio. Sebastian si mette in luce anche al 20’: scambia con Marchisio sulla sinistra, entra in area e centra per Trezeguet, la cui girata è preda di Muslera.
La sfida continua a essere equilibrata con ribaltamenti di fronte. Dopo un’azione laziale con Cruz fermato vicino a Buffon, contropiede bianconero con Amauri e Giovinco. Alla fine ci prova il brasiliano ma il tiro è debole e Muslera non ha problemi. Ferrara cambia e mette Tiago per Camoranesi.
Il minuto chiave diventa il 27’. La Juve sfonda a destra con Marchisio, appena spostato dopo l’uscita di Camoranesi. Sul cross del torinese, la difesa laziale allontana corto, sui piedi di Caceres che insacca di prima intenzione. Un gran gol per il giovane uruguaiano, proprio nel giorno del suo esordio e con la maglia che fu proprio del suo allenatore Ciro Ferrara.
Ballardini fa entrare Simone Inzaghi ed Eliseu. Ferrara deve togliere l’acciaccato Grosso: entra Molinaro. Buffon para facilmente anche sul tiro da fuori di Cruz. La Juve tiene e proprio all’ultimo soffio chiude i conti. Giovinco gestisce il contropiede, Amauri impegna Muslera e Trezeguet torna a essere il rapace dell’area di rigore: 2-0 e gara chiusa. Tre partite – due delle quali a Roma -, tre vittorie. Punteggio pieno e primato solitario. Allegria.
Serie A 2009/10 – 3ª giornata d’andata
Roma, stadio Olimpico
Sabato 12 settembre 2009
LAZIO-JUVENTUS 0-2 (0-0)
RETI: 27’ st Caceres, 49’ st Trezeguet.
LAZIO: Muslera; Lichtsteiner, Diakite, Siviglia, Kolarov; Dabo (32’ st Inzaghi), Baronio, Mauri; Matuzale; Cruz, Foggia (34’ st Eliseu). A disposizione: Bizzarri, Radu, Meghni, Del Nero, Faraoni. All. Ballardini.
JUVENTUS: Buffon; Caceres, Legrottaglie, Chiellini, Grosso (41’ st Molinaro); Camoranesi (24’ st Tiago), Felipe Melo, Marchisio; Diego (45’ pt Giovinco); Trezeguet, Amauri. A disposizione: Manninger, Cannavaro, Poulsen, Iaquinta. All. Ferrara.
ARBITRO: Gervasoni di Mantova.
AMMONITI: 30’ pt Legrottaglie, 9’ st Felipe Melo, 15’ st Caceres, 43’ st Amauri.
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15 Anni 2 Mesi fa #2720
da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
15 settembre 2009
La Juventus sbatte sulla traversa
A distanza di un anno, la Juventus non inizia con il piede giusto l’avventura in Champions League. All’Olimpico, sotto una pioggia battente caduta per tutta la gara, i bianconeri sono stati fermati sull’1-1 da un buon Bordeaux.
Un pareggio che però lascia un po’ l’amaro in bocca alla squadra di Ferrara, capace di andare in vantaggio al 18’ della ripresa con Iaquinta (su imbeccata di un grande Cannavaro) e di colpire una clamorosa traversa con Marchisio pochi minuti dopo il pareggio di Plasil.
La Juventus inizia quindi il cammino nel Girone A con un pareggio ed è subito costretta a inseguire il Bayern Monaco che vince in scioltezza (0-3) a Tel Aviv. Proprio i tedeschi saranno i prossimi rivali nel match in programma a Monaco di Baviera il prossimo 30 settembre.
Prima di allora ci sono però tre gare di campionato da affrontare, la prima delle quali già sabato, ancora all’Olimpico, contro il Livorno.
Per la sua prima sfida europea da allenatore, Ciro Ferrara deve fare a meno di Del Piero, Diego, Chiellini, Sissoko, Salihamidzic e Grygera. Il tecnico conferma gran parte della squadra che ha vinto in casa Lazio. Giovinco merita la nuova chance da trequartista. Iaquinta e Cannavaro tornano titolari. Tiago vince il ballottaggio con Camoranesi.
La squadra si schiera così con Buffon in porta, difesa con Caceres, Legrottaglie, Cannavaro e Grosso. Marchisio, Felipe Melo e Tiago a centrocampo. Giovinco a dare supporto a Iaquinta e Amauri. Nel Bordeaux, occhi puntati sull’ex milanista Gourcuff e sul promettente Chamakh. Il duello Ferrara-Blanc, ex compagni ai tempi del Napoli, è una sfida nella sfida.
Piove su Torino e a trovare per primi il giusto grip sono i francesi. Al 3’ Buffon è subito costretto a un mezzo miracolo sull’ex Siena Fernando Menegazzo. La risposta bianconera è affidata a un tiro da lontano di Marchisio che finisce alto. Più spettacolare la combinazione da angolo tra Giovinco, Iaquinta e Tiago, ma sfera ancora sopra la traversa.
I bianconeri entrano con sempre più insistenza nel match e al 20’ Iaquinta per poco non piazza il vantaggio su lancio di Marchisio. Al 22’ altro pericolo. Tutto parte da una palla rubata di Legrottaglie, Giovinco innesca Amauri ma Carrasso è ancora pronto.
Giovinco è una spina nel fianco dei difensori del Bordeaux che spesso sono costretti al fallo per fermarlo. Alla mezz’ora SuperSeba ci prova da lontano, ma il tiro è troppo centrale. Al 35’ cross di Caceres da destra, Amauri stacca più in alto di tutti ma il suo colpo di testa è preda di Carrasso.
Il portiere francese mette i brividi alla sua difesa quando manca l’uscita sull’angolo di Giovinco: Amauri non ci arriva per un soffio. E’ l’ultima emozione di un primo tempo che si chiude in parità.
Ripresa. Squadre in campo con gli stessi effettivi e ancora con il Bordeaux più intraprendente. Legrottaglie e Buffon devono subito sventare un paio di pericoli. Nulla in confronto a quello che riesce a fare Iaquinta: parte da solo, salta anche Carrasso e da posizione impossibile non trova la porta.
Il portiere francese si fa male nell’azione e pochi minuti dopo lascia il campo al vice Ramé. Il nuovo entrato deve subito disimpegnarsi su una punizione a giro di Grosso. E’ l’antipasto del vantaggio che arriva al 18’. Strepitoso Cannavaro nel rubare palla e lanciare Iaquinta nel corridoio: destro in corsa e palla in rete. L’attaccante calabrese torna al gol in Europa nella stessa porta – e con un tiro simile – a quello che aveva segnato a marzo nella sfortunata gara con il Chelsea.
Vincenzo è scatenato e due minuti dopo costringe Ciani al fallo e all’ammonizione. Cannavaro invece deve lasciare il campo, al suo posto Zebina. Buffon completa il capolavoro dei Campioni del Mondo salvando ancora su Fernando. Una settimana dopo Italia-Bulgaria, nello stesso stadio, gli italiani trascinano anche la Juventus.
Con l’ingresso di Zebina, Caceres si sposta al centro, nel ruolo ricoperto al Barcellona. Felipe Melo sfiora in raddoppio con una botta che Ramé mette a fatica in angolo. Pericolo anche dalla bandierina con i francesi che allontanano a fatica. Ora la Juve domina e Ramé si salva d’istinto anche su Amauri.
Al 28’ scatta l’ora di Camoranesi, in campo per un positivo Giovinco. E due minuti dopo, beffardo, arriva il pari del Bordeaux. Sugli sviluppi di una punizione da sinistra, il pallone arriva a Plasil che insacca sul secondo palo. Il ceco lascia il campo subito dopo ed entra Gouffran.
La squadra di Blanc prende coraggio dopo il pareggio e per poco Chamakh non trova il bis, fermato ancora da Buffon. Al 41’ ci prova anche Gourcuff: palla altissima. Un minuto dopo è Poulsen a provarci, ma il danese non trova la porta. Molto più clamorosa quella del 43’ con Marchisio che colpisce la traversa su assist di Caceres e successiva ribattuta alta ancora di Poulsen.
Non succede altro fino alla fine, nonostante i bianconeri ci provino fino alla fine del quarto minuto di recupero. A distanza di un anno, questa volta in cammino europeo parte con un solo passo, ma il tempo per recuperare non mancherà.
Champions League 2009/10 - Fase a Gironi
Girone A – 1ª giornata
Torino, Stadio Olimpico
Martedì 15 settembre
JUVENTUS-BORDEAUX 1-1 (0-0)
RETI: 18’ st Iaquinta, 30’ st Plasil.
JUVENTUS: Buffon; Caceres (21’ st Zebina), Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Tiago (36’ st Poulsen), Felipe Melo, Marchisio; Giovinco (28’ st Camoranesi); Amauri, Iaquinta. A disposizione: Manninger, Molinaro, De Ceglie, Trezeguet. All. Ferrara.
BORDEAUX: Carrasso (10’ st Ramé); Chalmé, Planus, Ciani, Tremoulinas; Fernando, Diarra; Plasil (32’ st Gouffran), Gourcuff, Wendel; Chamakh. A disposizione: Henrique, Jurietti, Jussié, Bellion, Cavenaghi. All. Blanc.
ARBITRO: Ovrebo (Norvegia).
AMMONIZIONI: 19’ st Ciani, 22’ st Giovinco.
NOTE: spettatori 17.513 per un incasso di € 570.446,06.
La Juventus sbatte sulla traversa
A distanza di un anno, la Juventus non inizia con il piede giusto l’avventura in Champions League. All’Olimpico, sotto una pioggia battente caduta per tutta la gara, i bianconeri sono stati fermati sull’1-1 da un buon Bordeaux.
Un pareggio che però lascia un po’ l’amaro in bocca alla squadra di Ferrara, capace di andare in vantaggio al 18’ della ripresa con Iaquinta (su imbeccata di un grande Cannavaro) e di colpire una clamorosa traversa con Marchisio pochi minuti dopo il pareggio di Plasil.
La Juventus inizia quindi il cammino nel Girone A con un pareggio ed è subito costretta a inseguire il Bayern Monaco che vince in scioltezza (0-3) a Tel Aviv. Proprio i tedeschi saranno i prossimi rivali nel match in programma a Monaco di Baviera il prossimo 30 settembre.
Prima di allora ci sono però tre gare di campionato da affrontare, la prima delle quali già sabato, ancora all’Olimpico, contro il Livorno.
Per la sua prima sfida europea da allenatore, Ciro Ferrara deve fare a meno di Del Piero, Diego, Chiellini, Sissoko, Salihamidzic e Grygera. Il tecnico conferma gran parte della squadra che ha vinto in casa Lazio. Giovinco merita la nuova chance da trequartista. Iaquinta e Cannavaro tornano titolari. Tiago vince il ballottaggio con Camoranesi.
La squadra si schiera così con Buffon in porta, difesa con Caceres, Legrottaglie, Cannavaro e Grosso. Marchisio, Felipe Melo e Tiago a centrocampo. Giovinco a dare supporto a Iaquinta e Amauri. Nel Bordeaux, occhi puntati sull’ex milanista Gourcuff e sul promettente Chamakh. Il duello Ferrara-Blanc, ex compagni ai tempi del Napoli, è una sfida nella sfida.
Piove su Torino e a trovare per primi il giusto grip sono i francesi. Al 3’ Buffon è subito costretto a un mezzo miracolo sull’ex Siena Fernando Menegazzo. La risposta bianconera è affidata a un tiro da lontano di Marchisio che finisce alto. Più spettacolare la combinazione da angolo tra Giovinco, Iaquinta e Tiago, ma sfera ancora sopra la traversa.
I bianconeri entrano con sempre più insistenza nel match e al 20’ Iaquinta per poco non piazza il vantaggio su lancio di Marchisio. Al 22’ altro pericolo. Tutto parte da una palla rubata di Legrottaglie, Giovinco innesca Amauri ma Carrasso è ancora pronto.
Giovinco è una spina nel fianco dei difensori del Bordeaux che spesso sono costretti al fallo per fermarlo. Alla mezz’ora SuperSeba ci prova da lontano, ma il tiro è troppo centrale. Al 35’ cross di Caceres da destra, Amauri stacca più in alto di tutti ma il suo colpo di testa è preda di Carrasso.
Il portiere francese mette i brividi alla sua difesa quando manca l’uscita sull’angolo di Giovinco: Amauri non ci arriva per un soffio. E’ l’ultima emozione di un primo tempo che si chiude in parità.
Ripresa. Squadre in campo con gli stessi effettivi e ancora con il Bordeaux più intraprendente. Legrottaglie e Buffon devono subito sventare un paio di pericoli. Nulla in confronto a quello che riesce a fare Iaquinta: parte da solo, salta anche Carrasso e da posizione impossibile non trova la porta.
Il portiere francese si fa male nell’azione e pochi minuti dopo lascia il campo al vice Ramé. Il nuovo entrato deve subito disimpegnarsi su una punizione a giro di Grosso. E’ l’antipasto del vantaggio che arriva al 18’. Strepitoso Cannavaro nel rubare palla e lanciare Iaquinta nel corridoio: destro in corsa e palla in rete. L’attaccante calabrese torna al gol in Europa nella stessa porta – e con un tiro simile – a quello che aveva segnato a marzo nella sfortunata gara con il Chelsea.
Vincenzo è scatenato e due minuti dopo costringe Ciani al fallo e all’ammonizione. Cannavaro invece deve lasciare il campo, al suo posto Zebina. Buffon completa il capolavoro dei Campioni del Mondo salvando ancora su Fernando. Una settimana dopo Italia-Bulgaria, nello stesso stadio, gli italiani trascinano anche la Juventus.
Con l’ingresso di Zebina, Caceres si sposta al centro, nel ruolo ricoperto al Barcellona. Felipe Melo sfiora in raddoppio con una botta che Ramé mette a fatica in angolo. Pericolo anche dalla bandierina con i francesi che allontanano a fatica. Ora la Juve domina e Ramé si salva d’istinto anche su Amauri.
Al 28’ scatta l’ora di Camoranesi, in campo per un positivo Giovinco. E due minuti dopo, beffardo, arriva il pari del Bordeaux. Sugli sviluppi di una punizione da sinistra, il pallone arriva a Plasil che insacca sul secondo palo. Il ceco lascia il campo subito dopo ed entra Gouffran.
La squadra di Blanc prende coraggio dopo il pareggio e per poco Chamakh non trova il bis, fermato ancora da Buffon. Al 41’ ci prova anche Gourcuff: palla altissima. Un minuto dopo è Poulsen a provarci, ma il danese non trova la porta. Molto più clamorosa quella del 43’ con Marchisio che colpisce la traversa su assist di Caceres e successiva ribattuta alta ancora di Poulsen.
Non succede altro fino alla fine, nonostante i bianconeri ci provino fino alla fine del quarto minuto di recupero. A distanza di un anno, questa volta in cammino europeo parte con un solo passo, ma il tempo per recuperare non mancherà.
Champions League 2009/10 - Fase a Gironi
Girone A – 1ª giornata
Torino, Stadio Olimpico
Martedì 15 settembre
JUVENTUS-BORDEAUX 1-1 (0-0)
RETI: 18’ st Iaquinta, 30’ st Plasil.
JUVENTUS: Buffon; Caceres (21’ st Zebina), Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; Tiago (36’ st Poulsen), Felipe Melo, Marchisio; Giovinco (28’ st Camoranesi); Amauri, Iaquinta. A disposizione: Manninger, Molinaro, De Ceglie, Trezeguet. All. Ferrara.
BORDEAUX: Carrasso (10’ st Ramé); Chalmé, Planus, Ciani, Tremoulinas; Fernando, Diarra; Plasil (32’ st Gouffran), Gourcuff, Wendel; Chamakh. A disposizione: Henrique, Jurietti, Jussié, Bellion, Cavenaghi. All. Blanc.
ARBITRO: Ovrebo (Norvegia).
AMMONIZIONI: 19’ st Ciani, 22’ st Giovinco.
NOTE: spettatori 17.513 per un incasso di € 570.446,06.
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15 Anni 2 Mesi fa #2736
da sorrisomaligno
Risposta da sorrisomaligno al topic Re:JUVENTUS
forza inter questa sera inter-barcellona 3-0
- DaemonGood
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15 Anni 2 Mesi fa #2738
da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
...hai sbagliato topic
creane uno per quella squadraccia e non infettare il mio topic con il nome di quella squadra...sempre che si possa definire tale!
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15 Anni 2 Mesi fa #2747
da sorrisomaligno
Risposta da sorrisomaligno al topic Re:JUVENTUS
ahahahhhahahahah Daemongood
- DaemonGood
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15 Anni 2 Mesi fa #2782
da DaemonGood
Risposta da DaemonGood al topic Re:JUVENTUS
3-0... ringraziate iddio che non vi hanno fatto una raffica di goal ahahahahahah
Come al soltio, quando i rigori non vengono dati contro la juve si fa un casino e siamo ladri....
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15 Anni 2 Mesi fa #2784
da sorrisomaligno
Risposta da sorrisomaligno al topic Re:JUVENTUS
è gia tanto che abbiamo fatto 0-0
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