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Poesia
15 Anni 1 Mese fa #2969
da LaDea
Attendo l'aurora
vestito di emozioni
mentre rivedo i sogni
di una carezza ferma
alle sillabe dell'innocenza
venirmi incontro
e urlare la loro presenza.
Li fermo su un taccuino
scosso dalle folate di vento
di un vergine autunno
che brucia le sue tappe.
Un'ombra di solitudine
avanza insieme a me,
mi racconterà di te
delle tue insicurezze
delle tue distanze
perse nel nudo appiglio
di una poesia mai letta
fra le stanze dell'anima.
vestito di emozioni
mentre rivedo i sogni
di una carezza ferma
alle sillabe dell'innocenza
venirmi incontro
e urlare la loro presenza.
Li fermo su un taccuino
scosso dalle folate di vento
di un vergine autunno
che brucia le sue tappe.
Un'ombra di solitudine
avanza insieme a me,
mi racconterà di te
delle tue insicurezze
delle tue distanze
perse nel nudo appiglio
di una poesia mai letta
fra le stanze dell'anima.
15 Anni 1 Mese fa #3017
da LaDea
Il tuo sorriso Pablo Neruda
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
15 Anni 1 Mese fa #3029
da LaDea
Per il mio cuore...
Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino in cielo
ciò che stava sopito sulla tua anima.
E' in te l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima
Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino in cielo
ciò che stava sopito sulla tua anima.
E' in te l'illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l'orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l'onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima
15 Anni 1 Mese fa #3033
da rugiada
Salve a tutti, questa sezione mi interessa molto perché doro la poesia e spero ci si possa scambiare pareri e consigli.
Questa poesia di Pablo Neruda é per voi:
" In quell'istante ebbero termine i libri,
l'amicizia, i tesori senza sosta accumulati,
la casa trasparente che tu ed io costruimmo:
tutto cessò di esistere,
tranne i tuoi occhi. "
Ciao a presto
Questa poesia di Pablo Neruda é per voi:
" In quell'istante ebbero termine i libri,
l'amicizia, i tesori senza sosta accumulati,
la casa trasparente che tu ed io costruimmo:
tutto cessò di esistere,
tranne i tuoi occhi. "
Ciao a presto
15 Anni 1 Mese fa #3054
da rugiada
Bella questa poesia, Consuelo. L'hai scrritta tu immagino.
Faccio un tentativo goffo ma sincero:
Cammino lungo il viale,
le foglie scricchiolano,
l'aria é tersa e profuma di buono.
Il rumore dell'acqua del fiume,
mi chiama, mi volto e raggiungo
la riva.
Ecco ora tutto torna a posto.
Ciao a tutti e buon week end.
Faccio un tentativo goffo ma sincero:
Cammino lungo il viale,
le foglie scricchiolano,
l'aria é tersa e profuma di buono.
Il rumore dell'acqua del fiume,
mi chiama, mi volto e raggiungo
la riva.
Ecco ora tutto torna a posto.
Ciao a tutti e buon week end.
15 Anni 1 Mese fa #3056
da LaDea
I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia e il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore.
Jacques Prèvert
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia e il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore.
Jacques Prèvert
15 Anni 1 Mese fa #3064
da LaDea
Dammi mille baci e poi cento,
e poi altri mille e altri cento,
e poi ancora una volta mille, e poi cento.
E quando saremo arrivati
a molte migliaia,
li mescoleremo tutti per non sapere il conto
o perché qualcuno maligno
non provi invidia per noi
sapendo il numero esatto dei baci.
Catullo
e poi altri mille e altri cento,
e poi ancora una volta mille, e poi cento.
E quando saremo arrivati
a molte migliaia,
li mescoleremo tutti per non sapere il conto
o perché qualcuno maligno
non provi invidia per noi
sapendo il numero esatto dei baci.
Catullo
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