Adoro Stefano Benni, quindi non potevo non recensire l'ultimo suo libro.
Pane e Tempesta è ambientato, come altri racconti precedenti, a Montelfo: un piccolo magico paese, staccato dal mondo e popolato da personaggi strani e curiosi, identificati da nomignoli che ricordano le gesta da loro compiute.
Improvvisamente a Montelfo arrivano le ruspe per portare la grande industrializzazione tipica delle grandi città, la genuina e semplice provincialità del paesello ne rimarrà sconvolta.
E' un racconto dalla comicità sfrenata, ma con molti riferimenti al mondo attuale.
Alcune citazioni:
- "Inoltre, nello scegliere il paio bisognava tener conto dell'esistenza della LIC, Legge di Infedeltà del calzino, che dice così: Un calzino messo nel cassetto, cercherà quasi sempre di far coppia con un calzino diverso."
- "Tutti pregano e adorano Dio, ma le cose vanno male. Se invece tutti insieme facciamo capire a Dio che non siamo contenti, o se ne va, o ne viene uno migliore. Tutti meritiamo di più."
- "Il tempo è un grande fiume. Tutto quello che possiamo vedere di lui è un pò d'acqua raccolta nelle nostre mani. Anche se quell'acqua a volte è torbida, sappi che il grande fiume scorre limpido, prima e dopo di noi."
- "Questa Eccologia è sicuramente una bella cosa. Quindi andiamo da loro e chiediamo se ce la prestano, o ce la insegnano. Lo gnomo andò, vide le città degli uomini, studiò la situazione, tornò e disse: <Ragazzi, non ho capito bene cos'è questa Eccologia, anzi Ecologia con una ci sola. E' una divinità che viene sempre tirata in ballo, ma conta meno di un industrialotto locale, e la usano anche per vendere le merendine. Tutti la nominano, ma pochi ci credono, e quasi nessuno perderebbe un piccolo privilegio in suo nome. Gli umani sono a un passo dalla catastrofe. Teniamoci le nostre tane e nascondiamoci sotto terra.>"
- "Ma se qualcosa cade, qualcosa ricrescerà. Pensiamo ai funghi che palpitano sotto terra, non a quelli che marciscono. In quanto ai funghi velenosi, beh, quelli ci saranno sempre."
Stefano Benni si diletta nello scrivere opere teatrali ed è giornalista e poeta. Nei suoi racconti utilizza spesso giochi di parole, neologismi e parodie di altri stili letterari.
Link con la presentazione per immagini del libro: youtube.com/watch?v=NwRBrIl7NcA&feature=fvw
Grazie Lupo!