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Un Chat-Natale
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15 Anni 1 Giorno fa - 14 Anni 11 Mesi fa #3654
da lagunablu69
Risposta da lagunablu69 al topic Re:Un Chat-Natale
Stupenda LaDea:OOOOOOObellissima:)
Ultima Modifica 14 Anni 11 Mesi fa da lagunablu69.
15 Anni 1 Giorno fa #3655
da LaDea
Risposta da LaDea al topic Re:Un Chat-Natale
è piaciuta anche a me
- lagunablu69
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14 Anni 11 Mesi fa - 14 Anni 11 Mesi fa #3671
da lagunablu69
Risposta da lagunablu69 al topic Re:Un Chat-Natale
E' Natale !
E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta
E' Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
E' Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l'altro.
E' Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
E' Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
E' Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
E' Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
Madre Teresa di Calcutta
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Ultima Modifica 14 Anni 11 Mesi fa da lagunablu69.
14 Anni 11 Mesi fa - 14 Anni 11 Mesi fa #3698
da LaDea
Risposta da LaDea al topic Re:Un Chat-Natale
I Magi
Angiolo Silvio Novaro
La carovana
non è lontana
dei Magi d'Oriente.
Scalpitìo di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
aria di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d'argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori.
Angiolo Silvio Novaro
La carovana
non è lontana
dei Magi d'Oriente.
Scalpitìo di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
aria di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d'argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori.
Ultima Modifica 14 Anni 11 Mesi fa da LaDea.
14 Anni 11 Mesi fa #3752
da luca73
Risposta da luca73 al topic Re:Un Chat-Natale
Ciao a tutti,premetto non sono qui per guastare il natale di nessuno anzi è molto carino che sia stata la nostra lagunablu ad aprire questo argomento del natale.Vorrei rivolgere un pensiero forte a tutte quelle persone che il natale lo festeggiano in maniera diversa o addirittura non lo riescono neanche a festeggiare e ce sono purtroppo tante.Ci possono essere motivi di solitudine oppure cause esterne insomma per qualsiasi motivo sia io gli sono vicino.Ma il pensiero maggiore va rivolto a quelle persone che il natale in famiglia non lo festeggiano più da un pezzo perchè sono rimaste sole ed a natale è davvero dura pensare alle famiglie che si ritrovano per festeggiare il natale e ritrovarsi soli.Un abbraccio a tutte le persone care che ho cercato di descrivere con queste parole e buon natale a tutti...
14 Anni 11 Mesi fa #3777
da LaDea
Risposta da LaDea al topic Re:Un Chat-Natale
LA LEGGENDA DI BABBO NATALE
Babbo Natale sembra realmente esistito e si tratta di un personaggio cristiano appartenente alla tradizione medievale: San Nicola di Mira.
San Nicola nacque a Patara (Turchia) ed apparteneva ad una ricca famiglia del luogo. Divenne vescovo di Mira (in Licia) nel VI secolo D.C. Quando morì e le sue spoglie furono deposte a Mira e nel 1087 furono trafugate da un gruppo di cavalieri italiani camuffati da mercanti e trasportate a Bari.
Tuttora tali spoglie sono conservate nella famosa città pugliese di cui San Nicola divenne il santo protettore.
Si narra che San Nicola regalava cibo alle famiglie meno abbienti calandoglielo anonimamente attraverso i camini o le loro finestre.
Da qui nasce la credenza di un arzillo vecchietto che, dopo aver fabbricato giocattoli per bambini con l'ausilio di una slitta trainata dalle renne, distribuisce i regali calandosi dal camino.
In ogni caso San Nicola divenne nella fantasia popolare "portatore di doni", compito eseguito grazie ad un asinello nella notte del 6 dicembre (S. Nicola, appunto) o addirittura nella notte di natale.
Babbo Natale sembra realmente esistito e si tratta di un personaggio cristiano appartenente alla tradizione medievale: San Nicola di Mira.
San Nicola nacque a Patara (Turchia) ed apparteneva ad una ricca famiglia del luogo. Divenne vescovo di Mira (in Licia) nel VI secolo D.C. Quando morì e le sue spoglie furono deposte a Mira e nel 1087 furono trafugate da un gruppo di cavalieri italiani camuffati da mercanti e trasportate a Bari.
Tuttora tali spoglie sono conservate nella famosa città pugliese di cui San Nicola divenne il santo protettore.
Si narra che San Nicola regalava cibo alle famiglie meno abbienti calandoglielo anonimamente attraverso i camini o le loro finestre.
Da qui nasce la credenza di un arzillo vecchietto che, dopo aver fabbricato giocattoli per bambini con l'ausilio di una slitta trainata dalle renne, distribuisce i regali calandosi dal camino.
In ogni caso San Nicola divenne nella fantasia popolare "portatore di doni", compito eseguito grazie ad un asinello nella notte del 6 dicembre (S. Nicola, appunto) o addirittura nella notte di natale.
- lagunablu69
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14 Anni 11 Mesi fa #3785
da lagunablu69
Risposta da lagunablu69 al topic Re:Un Chat-Natale
Le stelle di Natale sono i fiori tipici delle feste di Natale, caratterizzate dal colore rosso natalizio, sono perfette per decorare la casa nei giorni di Natale. Ecco alcuni consigli su come posizionarle in casa e come curare le stelle di Natale.
Questi sgargianti fiori rossi di poinsezia, noti come Stelle di Natale, sono in realtà delle foglie. ll vero fiore è il grappolo al centro della corona delle foglie rosse superiori. lndipendentemente da queste notazioni tecniche, è la pianta preferita per Natale.
Milioni di Stelle di Natale addobbano le case ogni anno nelle feste natalizie. Usatele da sole o a gruppi. Un insieme di vasi in un angolo dell'ingresso - uno nell'angolo poggiato su un sottovaso capovolto e due o tre davanti direttamente a terra - creano un bellissimo effetto.
Oppure raggruppatene di più allo stesso modo nell'angolo di un'ampia sala.
Come curare le stelle di Natale
Dato che le Stelle di Natale non devono ricevere la luce diretta del sole per più di un'ora al giorno, un davanzale assolato non è il loro posto ideale. Tuttavia hanno bisogno di luce. La giusta quantità di luce naturale è quella sufficiente ad una persona per riuscire a leggere.
Questa gradazione di luce permette alla Stella di Natale di crescere sana. lnnaffiatela spesso, quando il terreno è asciutto al tatto, ma non lasciate acqua nel portavaso. Contrariamente a quanto molti ritengono, la poinsezia non è velenosa, e ciò è confermato da diversi studi in proposito sia su bambini che hanno ingerito parti diverse della pianta sia in base a test di laboratorio che non hanno fornito prove di tossicità.
Questo non vuol dire che sia commestibile! lntroducete quindi tranquillamente in casa vostra questa vivace e allegra pianta, entrata ormai in molti paesi del mondo come simbolo della gioia del Natale.
Questi sgargianti fiori rossi di poinsezia, noti come Stelle di Natale, sono in realtà delle foglie. ll vero fiore è il grappolo al centro della corona delle foglie rosse superiori. lndipendentemente da queste notazioni tecniche, è la pianta preferita per Natale.
Milioni di Stelle di Natale addobbano le case ogni anno nelle feste natalizie. Usatele da sole o a gruppi. Un insieme di vasi in un angolo dell'ingresso - uno nell'angolo poggiato su un sottovaso capovolto e due o tre davanti direttamente a terra - creano un bellissimo effetto.
Oppure raggruppatene di più allo stesso modo nell'angolo di un'ampia sala.
Come curare le stelle di Natale
Dato che le Stelle di Natale non devono ricevere la luce diretta del sole per più di un'ora al giorno, un davanzale assolato non è il loro posto ideale. Tuttavia hanno bisogno di luce. La giusta quantità di luce naturale è quella sufficiente ad una persona per riuscire a leggere.
Questa gradazione di luce permette alla Stella di Natale di crescere sana. lnnaffiatela spesso, quando il terreno è asciutto al tatto, ma non lasciate acqua nel portavaso. Contrariamente a quanto molti ritengono, la poinsezia non è velenosa, e ciò è confermato da diversi studi in proposito sia su bambini che hanno ingerito parti diverse della pianta sia in base a test di laboratorio che non hanno fornito prove di tossicità.
Questo non vuol dire che sia commestibile! lntroducete quindi tranquillamente in casa vostra questa vivace e allegra pianta, entrata ormai in molti paesi del mondo come simbolo della gioia del Natale.
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- lagunablu69
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14 Anni 11 Mesi fa - 14 Anni 11 Mesi fa #3792
da lagunablu69
Risposta da lagunablu69 al topic Re:Un Chat-Natale
L'ALBERO DI NATALE.
L'albero di Natale ha anch'esso una sorta di origine
religiosa, per quanto non cristiana. Era un albero - un pino infiammabile perche'
resinoso - che una volta all'anno, in una festa apposita, veniva bruciato come
simbolo e ricordo dell'apparizione sulla terra d'una gran luce straordinaria. Forse
quel ricordo si riferisce alla pagana festa del sole, cui la Chiesa ha contrapposto
appunto la data del 25 dicembre; ma non e' escluso che si riferisca in qualche modo
proprio al Natale di Gesu' o quanto meno alle profezie messianiche, di cui - chissa'?
- non fosse giunta conoscenza. Noi, cattolici, l'Albero di Natale in parte l'abbiamo un
po' cristianizzato e un po' paganizzato. Cristianizzato, perche' e' "albero di Natale"
(non lo si brucia, ma lo si riempie di luminarie); sui rami e sotto si mettono i doni,
che dovrebbero essere un ricordo-omaggio al grande dono che Dio ha fatto
all'umanita' nascendo come semplice uomo nella poverta'. Paganizzato, perche'
molto spesso l'abbiamo sostituito al presepe, inequivocabile interpretazione
cristiana della nostra sacra ricorrenza.
L'albero di Natale ha anch'esso una sorta di origine
religiosa, per quanto non cristiana. Era un albero - un pino infiammabile perche'
resinoso - che una volta all'anno, in una festa apposita, veniva bruciato come
simbolo e ricordo dell'apparizione sulla terra d'una gran luce straordinaria. Forse
quel ricordo si riferisce alla pagana festa del sole, cui la Chiesa ha contrapposto
appunto la data del 25 dicembre; ma non e' escluso che si riferisca in qualche modo
proprio al Natale di Gesu' o quanto meno alle profezie messianiche, di cui - chissa'?
- non fosse giunta conoscenza. Noi, cattolici, l'Albero di Natale in parte l'abbiamo un
po' cristianizzato e un po' paganizzato. Cristianizzato, perche' e' "albero di Natale"
(non lo si brucia, ma lo si riempie di luminarie); sui rami e sotto si mettono i doni,
che dovrebbero essere un ricordo-omaggio al grande dono che Dio ha fatto
all'umanita' nascendo come semplice uomo nella poverta'. Paganizzato, perche'
molto spesso l'abbiamo sostituito al presepe, inequivocabile interpretazione
cristiana della nostra sacra ricorrenza.
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Ultima Modifica 14 Anni 11 Mesi fa da lagunablu69.
- lagunablu69
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14 Anni 11 Mesi fa #3793
da lagunablu69
LA STORIA DELL'ALBERO DI NATALE
In un remoto villaggio di campagna, la Vigilia di Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa. Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l'oscurità, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa. Per giunta incominciò a cadere una fitta nevicata.
Il ragazzo si sentì assalire dall'angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso quel Natale, che forse non avrebbe potuto festeggiare.
Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete. Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco e l'albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino.
La mattina si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal suo ricovero, poté con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani. Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la piana aveva piegato fino a terra. Aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.
In ricordo di quel fatto, l'abete venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno.
Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra.
Risposta da lagunablu69 al topic Re:Un Chat-Natale
LA STORIA DELL'ALBERO DI NATALE
In un remoto villaggio di campagna, la Vigilia di Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa. Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l'oscurità, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa. Per giunta incominciò a cadere una fitta nevicata.
Il ragazzo si sentì assalire dall'angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso quel Natale, che forse non avrebbe potuto festeggiare.
Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete. Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco e l'albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino.
La mattina si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal suo ricovero, poté con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani. Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la piana aveva piegato fino a terra. Aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.
In ricordo di quel fatto, l'abete venne adottato a simbolo del Natale e da allora in tutte le case viene addobbato ed illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno.
Da quello stesso giorno gli abeti nelle foreste hanno mantenuto, inoltre, la caratteristica di avere i rami pendenti verso terra.
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